
L’elezione di un nuovo Papa è sempre un momento carico di emozione e attesa, sia per i fedeli di tutto il mondo che per i cardinali riuniti in Conclave. Tra preghiere, votazioni e discussioni, la Cappella Sistina si trasforma in un luogo dove storia e spiritualità si intrecciano. Ogni elezione porta con sé non solo decisioni importanti per il futuro della Chiesa, ma anche piccoli gesti e aneddoti che testimoniano l’umanità dei protagonisti.
L’atmosfera, in questi casi, è tesa e carica di significato, e ogni dettaglio assume un valore simbolico. Così, l’elezione di Leone XIV ha svelato un momento particolare grazie al racconto del cardinale Luis Antonio Tagle, tra i protagonisti di questa storica votazione. Una semplice caramella offerta nei momenti decisivi del Conclave si è trasformata in un gesto capace di allentare la tensione e di far emergere il lato più umano del futuro Papa.

Il Conclave e il profilo di Leone XIV
Il cardinale filippino Luis Antonio Tagle ha raccontato come il futuro Leone XIV, al secolo Robert Prevost, fosse visibilmente teso durante l’ultima votazione. “Respirava profondamente, gli ho offerto una caramella. Ne porto sempre con me”, ha svelato Tagle, strappando un sorriso ai presenti durante la conferenza stampa post-elezione. Con questo gesto semplice, il cardinale ha immortalato un momento di rara spontaneità in una cornice solenne e storica.
In molti avevano indicato lo stesso Tagle tra i papabili per succedere a Papa Francesco, ma l’elezione ha premiato Prevost, che ha scelto il nome Leone XIV. Tagle ha descritto il neo-Pontefice come “umano, umile e perspicace”, evidenziando la sua capacità di ascolto e il suo approccio riflessivo alle decisioni. “Non decide subito, prima studia. Ma quando torna, ha tutto chiaro”, ha spiegato il cardinale.

Un pontefice ironico e umano
Il rapporto tra Tagle e Prevost si era consolidato già durante le riunioni pre-Conclave, dove i due erano spesso visti dialogare su temi personali e di lavoro. Il cardinale filippino ha anche sottolineato il senso dell’umorismo di Leone XIV, capace di ridere di gusto e di condividere momenti di leggerezza. “Ha un forte lato ironico, è una persona con cui è facile conversare”, ha aggiunto.
Tra i dettagli più curiosi del racconto, emerge l’abitudine di Tagle di portare con sé caramelle durante le sessioni del Conclave. Un gesto che aveva già destato attenzione nel 2013, quando un altro cardinale aveva scherzato con lui per aver scartato una caramella nella Cappella Sistina. “Le sessioni sono lunghissime, a volte mi viene fame”, aveva spiegato Tagle, trasformando un piccolo gesto in una tradizione che ha segnato anche questa elezione.
Con il racconto del cardinale Tagle, il Conclave che ha portato all’elezione di Leone XIV assume un colore più personale e umano, ricordando come dietro i grandi momenti della storia della Chiesa si celino attimi di quotidianità e solidarietà tra uomini di fede.