
Papa Leone XIV si è recato questa mattina in forma riservata al santuario della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano, un piccolo centro vicino Roma. In questo luogo simbolo della spiritualità agostiniana, il nuovo Pontefice ha iniziato un cammino segnato da gesti che parlano di preghiera e tradizione.
Ad accoglierlo, il vescovo della diocesi, il sindaco di Genazzano e persino la banda del paese, che ha suonato in piazza come segno di festa. L’evento si è svolto in forma semplice ma sentita. Il Papa ha stretto mani e sorriso ai presenti, chiedendo di mantenere un clima di raccoglimento. Non ci sono state dirette televisive, ma solo una nota ufficiale della Santa Sede pubblicata in mattinata.

La scelta di Genazzano non è casuale
La destinazione ha un significato profondo. Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, è il primo Papa agostiniano della storia. Dopo dodici anni alla guida dell’Ordine di Sant’Agostino, è noto per la sua spiritualità incentrata sul discernimento e sul legame con la figura di Maria, venerata come “Madre del Buon Consiglio”.
Il santuario di Genazzano custodisce un’icona miracolosa apparsa, secondo la tradizione, nel 1467. Il Papa ha pregato in silenzio davanti a questa immagine, sostando per lunghi minuti prima di celebrare una messa privata con i religiosi della comunità.
La fede al centro del pontificato
Un testimone presente ha raccontato: “Non ha parlato, non ha voluto luci. Ma nei suoi occhi c’era tutta la gratitudine di un figlio che torna a casa”. Per il piccolo paese, è stato un evento unico, dato che nessun Papa aveva mai visitato Genazzano prima. Questo gesto ha profondamente commosso i fedeli, che vedono nel nuovo Pontefice un riflesso delle radici agostiniane.
Leone XIV ha lasciato una frase sul registro del santuario: “Mater Boni Consilii, ora pro nobis”. Con questa semplice preghiera, ha espresso il proprio affidamento personale e pontificale, ribadendo il carattere spirituale del suo pontificato: radicato nella preghiera e lontano dal clamore.
Un inizio in ginocchio
In un discorso recente ai cardinali, il Papa aveva richiamato il ruolo profetico di Leone XIII e sottolineato la necessità di affrontare le sfide dell’intelligenza artificiale con uno sguardo umano e spirituale. La visita a Genazzano aggiunge una dimensione alla sua identità pubblica e pastorale: un Pontefice che prega prima di parlare, che sceglie un luogo ai margini per iniziare il proprio cammino.
Oggi, Genazzano è stato il cuore della cristianità, simbolo di un pontificato che si prospetta radicato nell’ascolto, nel consiglio e nella profondità spirituale.