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Terribile, uomo abusa della fidanzatina 12enne del figlio. Una storia atroce

Pubblicato: 10/05/2025 16:30

Nelle tranquille vie di una città che spesso sembra lontana da tragedie del genere, si nascondeva un incubo che solo ora è venuto alla luce. Un uomo di 47 anni, un farmacista conosciuto in città, ha approfittato della sua posizione di fiducia per agire in modo crudele e devastante. Un comportamento che sembrava innocuo, quello di un padre che accoglie la fidanzatina del figlio in casa, si è rivelato il preludio a un abuso sistematico e manipolatorio.

Il farmacista, approfittando dell’assenza del figlio, ha trascorso del tempo da solo con la ragazzina di 12 anni. Una relazione che, all’apparenza, doveva essere familiare e protettiva, ma che è stata usata come un’opportunità per sfruttare la vulnerabilità della giovane vittima. Con regali, messaggi e azioni sempre più insistenti, l’uomo ha cercato di piegare la sua volontà. Ma la coraggiosa denuncia della ragazzina ha finalmente messo fine a questa terribile situazione, facendo emergere la verità su una storia che ha scosso l’intera comunità.

L’evento, successo a Taranto, ha visto la giovane vittima raccontare di come l’uomo approfittasse della sua solitudine, mandando via il figlio con scuse pretestuose per restare da solo con lei. Una situazione di manipolazione e intimidazione che ha trovato sfogo in numerosi messaggi e regali offerti dall’uomo per cercare di guadagnarsi il silenzio della ragazza.

Le indagini partono dalla denuncia della vittima

A dare il via alle indagini è stata la denuncia della 12enne, che ha avuto il coraggio di confidarsi con una professoressa. Il racconto della giovane ha fatto scattare l’allarme, portando le forze dell’ordine ad avviare un’indagine complessa. Gli agenti della squadra mobile, coordinati dal vice questore Luigi Vessio, hanno lavorato con il supporto di psicologi per raccogliere prove e testimonianze che confermassero il comportamento dell’uomo.

Le indagini hanno rivelato una serie di abusi fisici e psicologici, con l’uomo che, approfittando della sua posizione di fiducia, cercava di manipolare la ragazza con regali come biglietti per concerti, album musicali e un cellulare, tentando di renderla dipendente da lui e garantirsi il suo silenzio.

La condanna e le accuse di violenza sessuale aggravata

Durante il processo, il pubblico ministero Marzia Castiglia aveva richiesto una pena di otto anni, ma il giudice Rita Romano ha infine condannato l’uomo a sei anni e otto mesi di reclusione. La condanna si è basata su prove concrete, tra cui i messaggi WhatsApp inviati dall’uomo alla vittima, che hanno confermato la natura morbosa e manipolatoria del suo comportamento.

Le accuse di violenza sessuale aggravata sono state supportate dalla testimonianza della vittima, che ha raccontato come l’uomo cercasse in ogni modo di forzare la sua volontà, nonostante i suoi rifiuti. Il farmacista, con un atteggiamento sempre più insistente, ha mostrato immagini inappropriate e ha parlato di argomenti intimi, cercando di insinuare nella mente della ragazza una visione distorta dei rapporti sessuali.

Un caso che scuote

La condanna del farmacista ha suscitato un forte dibattito a Taranto, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei minori all’interno di ambienti familiari che dovrebbero essere protettivi. La vicenda mette in evidenza come abusi di questo tipo possano verificarsi in contesti apparentemente innocui e di fiducia, come quello di una famiglia.

Per la vittima, che ha avuto il coraggio di denunciare, questo rappresenta solo il primo passo verso una guarigione che richiederà tempo. Tuttavia, il caso serve da monito a genitori, educatori e istituzioni per rimanere vigili e pronti ad agire di fronte a segnali di abuso, al fine di proteggere i minori da situazioni che possano comprometterne la crescita psicologica ed emotiva.

La sentenza ha riacceso l’attenzione sulla necessità di garantire una maggiore protezione e supporto psicologico per i giovani che vivono in situazioni di abuso, affinché possano essere ascoltati e trovino la forza di denunciare senza paura.

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Ultimo Aggiornamento: 10/05/2025 16:52

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