Vai al contenuto

Emanuele De Maria, evaso e ora in fuga: “C’è un legame”, è giallo sulla collega scomparsa

Pubblicato: 11/05/2025 11:02

Un’alba di terrore ha sconvolto Milano il 10 maggio: una donna è scomparsa e un detenuto è in fuga. Sembra l’inizio di un thriller, ma è la cruda realtà accaduta davanti all’elegante Hotel Berna. Il protagonista di questa vicenda è Emanuele De Maria, un detenuto in semilibertà per un femminicidio, ora ricercato per tentato omicidio e forse altro. Le indagini si intrecciano con la misteriosa sparizione di una collega.

Aggressione violenta nel cuore di Milano

Alle 6:20 del mattino del 10 maggio, una tranquilla via di Milano si è trasformata in una scena del crimine. Hani Nasr F.A., barista all’Hotel Berna, è stato brutalmente aggredito con cinque coltellate. Il sospettato è Emanuele De Maria, un 35enne napoletano in semilibertà per un femminicidio. Le telecamere di via Napo Torriani hanno ripreso l’attacco, con De Maria che colpisce Nasr con una violenza spietata, ferendolo gravemente al torace, alla schiena, al braccio e, in modo critico, al collo. La vittima è ora ricoverata in terapia intensiva all’ospedale Niguarda.

Il giallo della barista scomparsa

Ad aggiungere inquietudine alla vicenda è la scomparsa di Arachchilage Dona Chamila Wijesuriyauna, barista dello stesso hotel, svanita il giorno prima dell’aggressione. Il suo cellulare è stato ritrovato a Bignami, capolinea della metro lilla, dove anche De Maria è stato visto poco prima dell’aggressione. Secondo Il Giorno, i due si sono incontrati il 9 maggio vicino a viale Fulvio Testi e sono andati verso il Parco Nord. Due ore dopo, De Maria è solo a Bignami. Di Chamila, nessuna traccia, e la famiglia ha denunciato la scomparsa. È ipotizzato un legame sentimentale tra loro, ma mancano conferme ufficiali. Il sospetto è che Emanuele De Maria possa essere collegato alla sparizione della 50enne e possa essersi macchiato di un altro omicidio. Zero dubbi invece che sia stato lui ad accoltellare, riducendolo in fin di vita, il collega barista 50enne italo-egiziano Hani Fouad Abdelghaffar Nasr.

Chi è Emanuele De Maria?

Il passato di Emanuele De Maria è segnato da violenza. Nel 2016 uccise Oumaima Racheb a Castel Volturno, sgozzandola in un hotel frequentato da spacciatori. Dopo l’omicidio, si diede alla latitanza fino al suo arresto in Germania nel 2018. Condannato per omicidio volontario aggravato, fu incarcerato a Bollate. Nonostante la sua pericolosità, lavorava come receptionist all’hotel dell’aggressione. Secondo Adnkronos, l’aggressione recente ricorda il suo primo delitto, sollevando dubbi sulla gestione del rischio da parte delle autorità.

Le indagini e la caccia all’uomo

De Maria è ora ricercato in tutta Italia. Le autorità analizzano filmati delle metropolitane e tabulati telefonici, mentre cresce il timore su cosa possa essere accaduto a Chamila, scomparsa da più di 48 ore. Ci si chiede come un condannato per femminicidio potesse lavorare senza adeguato controllo. Le indagini cercano di chiarire relazioni e tensioni tra i colleghi coinvolti. Una fonte vicina all’inchiesta dichiara: “Stiamo lavorando contro il tempo per catturare De Maria e ritrovare viva Chamila. La priorità è capire cosa è successo dopo quell’incontro di venerdì”.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 11/05/2025 11:16

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure