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Lutto per Jovanotti, il doloroso messaggio sui social: chi è morto

Pubblicato: 11/05/2025 10:47

La musica italiana ha conosciuto tanti protagonisti, ma pochi hanno saputo costruire con il pubblico un legame così autentico e duraturo. Tra questi, c’è Jovanotti, artista che da anni rappresenta un simbolo di energia, positività e rinnovamento. Le sue canzoni sono diventate colonne sonore di momenti indimenticabili per intere generazioni, ma in queste ore a colpire è un messaggio molto diverso: non una hit, bensì un ricordo.

Attraverso i social, Jovanotti ha condiviso parole profonde, commosse, dedicate a una figura che ha segnato la sua vita non solo sul piano professionale, ma soprattutto umano. Un messaggio che parla di amiciziagratitudine e della forza necessaria ad affrontare anche il dolore più difficile.

Il ricordo di Jovanotti: “Abbiamo riso e pianto insieme”

L’artista ha affidato a un post il suo commiato a Fabrizio, conosciuto da molti come “il coach”. Fisioterapista innovativo e molto stimato, è stato vicino a Jovanotti nei momenti cruciali, non solo come professionista, ma come amico vero.
«Abbiamo riso e pianto insieme, abbiamo sofferto e gioito insieme», scrive l’artista, tratteggiando il profilo di un uomo che con umanità e dedizione sapeva migliorare la vita degli altri, dentro e fuori lo studio.

La notizia della sua scomparsa ha colpito non solo il mondo della musica, ma anche quello dello sport e della riabilitazione. Jovanotti lo ricorda come un punto di riferimento, un compagno di viaggio, una presenza costante che sapeva prendersi cura della persona prima ancora che del corpo.

Il coach dei campioni (e delle persone comuni)

Fabrizio non si limitava a trattare muscoli e articolazioni: il suo approccio era olistico, attento all’equilibrio tra mente e corpo. Ha lavorato con figure del calibro di Gianmarco TamberiIvan BassoLuca Borra e Dani Borra, oltre a tanti altri che hanno beneficiato del suo metodo unico.

Nelle sue mani, ogni paziente era prima di tutto un individuo. Il suo centro, il Fisiology Center, oggi prosegue grazie a chi ha condiviso con lui sogni e competenze. «I suoi ragazzi», come li chiamava, hanno preso il testimone, decisi a portare avanti una visione che ha rivoluzionato il concetto di cura.

Fabrizio non c’è più, ma la sua eredità continua: un’eredità fatta di empatia, studio e voglia di migliorare il benessere degli altri.

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Ultimo Aggiornamento: 11/05/2025 11:37

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