
Durante un noto talent show televisivo del sabato sera, la presenza di Geppi Cucciari ha lasciato il segno non solo per l’ironia che la contraddistingue, ma anche per il contenuto politico e civile del suo intervento. Sul palco, la comica e conduttrice ha affrontato un tema di grande attualità: il Referendum dell’8 e 9 giugno, collegandolo al valore della partecipazione democratica.
Il suo monologo, rivolto in particolare ai giovani, ha avuto ampia risonanza anche sui social, dove non tutti però hanno accolto con favore le sue parole. Tra commenti di apprezzamento e critiche accese, uno in particolare ha attirato l’attenzione dell’artista, che ha scelto di rispondere direttamente.
A questo signore così elegante non sono piaciuta. Davvero un grande rammarico. E qui, @X, mi chiedo come sia possibile. Non dico dissentire, ma farlo in questo modo vergognoso. pic.twitter.com/miH9Nti9Vv
— Geppi Cucciari (@GeppiC) May 10, 2025
La replica di Geppi alle offese online
Sui social, un utente ha criticato duramente la comica per le sue dichiarazioni andate in onda in prima serata, scrivendo: «Che grandissima meda Geppi Cucciari. Per fortuna le persone sono intelligenti e vanno contro comunisti ripuliti»*, accompagnando il tutto dall’hashtag #Iononvoto. A stretto giro è arrivata la risposta della conduttrice:
«A questo signore così elegante non sono piaciuta. Davvero un grande rammarico. E qui, X, mi chiedo come sia possibile. Non dico dissentire, ma farlo in questo modo vergognoso».
Una replica ferma, che riflette la volontà dell’artista di non restare in silenzio di fronte agli insulti gratuiti, pur riconoscendo il diritto al dissenso.
Il messaggio sul valore del voto
Nel suo intervento in trasmissione, Cucciari ha puntato l’attenzione sull’importanza di partecipare attivamente alla vita democratica del Paese. Di fronte al pubblico giovane in studio e agli spettatori da casa, ha affermato:
«Nel caso del Referendum, anche non votare è una scelta. Però è più una questione di principio. Sotto la bandiera tricolore, talvolta, è come se ci fosse il nostro vero motto: fatti i cai tuoi. Se te li fai sempre e comunque, prima o poi qualcuno si farà i tuoi e deciderà al posto tuo su cose piccole, medie, grandi»**.
Poi, rivolgendosi direttamente ai ragazzi:
«Siccome siete quelli che nel futuro, siete giovani, ballerete, reciterete, siete il nostro futuro. Dite la vostra, senza paura, anche soltanto per affermare che potete farlo, che ne avete diritto. In un mondo di conoscenti e impiegati della democrazia, siate folli, siate amici».
Un invito chiaro e sentito alla partecipazione e alla responsabilità civica.