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Nube tossica sulla città, incendio nella fabbrica chimica: “Rischio altissimo per la salute”

Pubblicato: 11/05/2025 10:14

Un allarme ambientale ha colpito la costa catalana nella mattinata di sabato, provocando ore di preoccupazione tra migliaia di residenti. Un incendio divampato in uno stabilimento industriale ha causato la dispersione di una nube tossica, costringendo le autorità a mettere in atto misure straordinarie di sicurezza.

Le prime ore del giorno si sono aperte con sirene, notifiche sui cellulari e un’atmosfera tesa in vari comuni della provincia di Barcellona e Tarragona. Anche se l’intervento dei soccorsi è stato rapido ed efficace, la quantità e la natura delle sostanze coinvolte hanno reso la situazione particolarmente delicata.

Nube di cloro, allerta in sei comuni

L’incendio si è sviluppato intorno alle 2:20 di sabato mattina in un impianto di Vilanova i la Geltrú specializzato in prodotti per piscine. Secondo le prime valutazioni, il rogo avrebbe coinvolto circa 70 tonnellate di cloro, materiale estremamente pericoloso se esposto alle fiamme. L’evento ha attivato immediatamente il piano d’emergenza chimica Plaseqcat, con l’invio di messaggi di allerta diretta alla popolazione.

I comuni coinvolti nelle misure di confinamento, revocate solo intorno a mezzogiorno, sono stati: Vilanova i la Geltrú, Sant Pere de Ribes, Cubelles, Cunit, Calafell e Roquetes. Ai residenti è stato chiesto di non uscire di casachiudere porte e finestre e spegnere impianti di ventilazione. «Se vi trovate nella zona interessata, non uscite di casa né dal vostro posto di lavoro», ha scritto su X il servizio di Protezione Civile della Catalogna.

Nessun ferito, ma trasporti in tilt

Secondo quanto riferito dalle autorità, non ci sono stati feriti. Tuttavia, l’impatto si è fatto sentire anche sui trasporti, con treni bloccatistrade chiuse e eventi pubblici annullati. Il titolare dell’azienda, Jorge Viñuales Alonso, ha dichiarato che «il cloro prende fuoco molto difficilmente, ma una volta acceso è altrettanto difficile da spegnere», aggiungendo che una batteria al litio potrebbe aver innescato il disastro.

Intervento massiccio dei soccorsi

In campo sessanta vigili del fuoco, divisi in venti squadre con il supporto di unità specializzate in emergenze chimiche. Il Sistema di Emergenza Medica ha mantenuto operative tre squadre pronte a intervenire, mentre Mossos d’Esquadra e Polizia Locale hanno presidiato le aree critiche. Le autorità sanitarie raccomandano di prestare attenzione a sintomi come irritazione, difficoltà respiratorie o malessere, invitando a contattare immediatamente i servizi di emergenza in caso di necessità.

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Ultimo Aggiornamento: 11/05/2025 10:15

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