Vai al contenuto

Tragedia in montagna, escursionista precipita in un canale: muore così a 63 anni

Pubblicato: 11/05/2025 18:33

Un tragico incidente in montagna ha scosso oggi la comunità degli amanti delle escursioni. Un escursionista, mentre si trovava in un gruppo di cinque persone, ha perso la vita dopo una caduta fatale durante il ritorno dalla cima di una montagna. La scena dell’incidente si è svolta in una zona impervia e caratterizzata da terreno instabile, tipica delle escursioni su sentieri rocciosi. La dinamica dell’incidente, che ha visto un uomo perdere l’equilibrio a causa di un masso che si è staccato sotto il suo peso, ha reso difficile ogni tentativo di soccorso immediato.

Quando il gruppo ha visto l’uomo cadere nel vuoto, è scattato prontamente l’allarme, ma l’intervento delle squadre di soccorso si è rivelato complicato, a causa delle difficoltà nel raggiungere il punto dell’incidente e nella localizzazione del corpo. Il recupero del corpo della vittima è stato un’operazione delicata, che ha richiesto l’intervento di specialisti del Soccorso Alpino e dell’elicottero del Suem.

L’incidente si è verificato nel bellunese, sotto Cima di Porta Bassa, una zona montuosa apprezzata dagli escursionisti ma che, a causa della sua conformazione, presenta diversi rischi. Attorno a mezzogiorno, il gruppo stava percorrendo il sentiero di discesa quando uno dei membri ha perso l’equilibrio. Il masso su cui si era appoggiato si è staccato, e l’uomo è precipitato nel vuoto. Il gruppo ha immediatamente dato l’allarme, chiedendo l’intervento urgente della Centrale del 118.

Intervento di soccorso

La situazione è diventata subito critica, e il Soccorso alpino di Belluno ha stabilito un campo base a Pian Falcina per coordinare le operazioni. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato utilizzato per una ricognizione aerea, che ha aiutato a individuare il gruppo di escursionisti e a localizzare il punto esatto dove l’uomo era caduto. La vittima, un sessantatreenne di Sospirolo, si trovava circa 60 metri più in basso rispetto al punto in cui era caduto, in un canale incassato e difficile da raggiungere.

L’operazione di recupero non è stata immediata. Il corpo dell’uomo è stato localizzato solo dopo un’intensa ricerca. Una volta individuato, si è proceduto con la rimozione della salma, ottenendo il nulla osta dalle autorità competenti. Grazie all’uso di un verricello di 60 metri, la salma è stata sollevata e trasportata verso un punto più sicuro per il trasporto. La barella è stata infine trasferita a Pian Falcina, dove le forze dell’ordine, in particolare i Carabinieri, hanno assistito nelle operazioni.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure