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Ucraina, Zelensky sfida Putin ad incontrarlo: Mosca risponde con 108 droni su Kiev

Pubblicato: 11/05/2025 19:17

Una frase breve, glaciale, come se fosse normale. Ma non lo è. Volodymyr Zelensky ha appena pronunciato le parole più inattese dall’inizio della guerra: “Incontrerò Putin in Turchia giovedì”. Nessuna premessa, nessuna dichiarazione preparatoria. Solo una bomba politica, diplomatica e storica.

Un incontro diretto tra i due leader – il presidente dell’Ucraina e quello della Russia – non avviene dal 2022, quando l’invasione su vasta scala fece precipitare ogni possibilità di dialogo. La frase è bastata per far saltare le agenzie, bloccare le dirette e trasformare il silenzio della diplomazia in un’esplosione mediatica.

“Aspetterò Putin. Personalmente”

Zelensky ha accompagnato l’annuncio con un messaggio chiaro: “Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire da domani, per fornire la base necessaria alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni. E giovedì aspetterò Putin in Turchia. Personalmente. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse”. Parole taglienti, che accendono la tensione e pongono Mosca davanti a una sfida: fermare le armi, oppure smascherarsi.

L’idea di riprendere il negoziato è stata rilanciata proprio dal Cremlino, con la proposta di un vertice a Istanbul, senza precondizioni. Zelensky, fino a poche ore fa, aveva tenuto il punto: nessun incontro senza tregua, nessun passo se prima non si fermano le bombe. Da qui, la svolta improvvisa. La Turchia si è dichiarata disponibile a ospitare il faccia a faccia. Washington osserva, l’Europa appoggia, ma nessuno si sbilancia.

Ora il mondo guarda Istanbul, ma nella notte Mosca risponde con un massiccio attacco di droni su Kiev

Il clima è sospeso. Dietro le parole si muove una posta enorme, tra speranze di pace e timori di un’ennesima messinscena. Zelensky ha scelto il campo, e ci sarà. Putin ancora no. Le trincee restano armate. Ma per la prima volta dopo mesi, la storia torna a passare da una stanza, e non da un campo minato.

Nella notte, però, è arrivata una prima risposta di Mosca all’iniziativa di Zelensky ed è inequivocabile. L’Ucraina afferma che la Russia ha lanciato 108 droni durante la notte, nonostante l’ultimatum per il cessate il fuoco. “Dalle ore 23:00 di domenica 11 maggio, i russi hanno attaccato l’Ucraina con 108 droni Shahed e droni simulatori di vario tipo dalle seguenti direzioni: Bryansk, Orel, Shatalovo, Millerovo, Primorsko-Akhtarsk e Chauda” riferisce Ukrinform citando un messaggio del’aeronautica militare dell’Ucraina su Telegram .

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Ultimo Aggiornamento: 12/05/2025 10:14

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