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“C’è un altro fermo”. Strage di Monreale, svolta nelle indagini dopo la morte di Massimo, Salvo e Andrea

Pubblicato: 12/05/2025 13:14

C’è un terzo fermo per la strage di Monreale, dove lo scorso 27 aprile hanno perso la vita tre giovani: Massimo Pirozzo, Salvo Turdo e Andrea Miceli, di 23, 25 e 26 anni. La tragedia è avvenuta in pieno centro, nel comune in provincia di Palermo, al termine di una rissa degenerata in una sparatoria. Il nuovo indagato è Mattias Conti, 19 anni, accusato di concorso in strage.

Con lui salgono a tre i giovani fermati per la vicenda: nei giorni scorsi erano già finiti in manette Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto, quest’ultimo ritenuto dagli inquirenti l’istigatore della sparatoria. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato proprio Acquisto a incitare gli altri due a sparare tra la folla.

Mattias Conti, oltre all’accusa principale, è anche indagato per detenzione illegale e porto abusivo di arma da fuoco. Le indagini condotte dai carabinieri avrebbero portato alla luce nuovi elementi che rafforzano il quadro già delineato nei suoi confronti, confermandone il coinvolgimento diretto nella sparatoria di via Salvo D’Acquisto.

Secondo gli investigatori, il 19enne avrebbe impugnato la pistola e sparato più volte sulla folla, rispondendo alle pressioni e all’istigazione dell’amico Samuel Acquisto. Con questo nuovo fermo, Conti viene indicato come secondo esecutore materiale del massacro.

Il primo killer identificato sarebbe invece Salvatore Calvaruso, già sotto custodia, la cui posizione resta centrale nell’inchiesta che la Procura sta portando avanti per far piena luce su una vicenda che ha scosso profondamente la comunità monrealese.

Tutti e tre i giovani fermati sono originari dello Zen di Palermo, quartiere spesso al centro delle cronache giudiziarie. Il caso rimane aperto e complesso, mentre le forze dell’ordine continuano a ricostruire la dinamica e i moventi di quella notte di violenza.

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