
L’estate non porta solo caldo e giornate lunghe. Porta anche fastidi noti, spesso sottovalutati, che si fanno ogni anno più aggressivi. Piccoli insetti che sembrano innocui, ma che causano danni enormi. Non si tratta solo di punture. Dietro c’è molto di più.
Leggi anche: Scopre una terribile verità sul marito dopo un test genetico: il risultato che cambia tutto
Negli ultimi anni, il quadro è cambiato. Le temperature crescono, le stagioni si allungano, gli ecosistemi si modificano. Alcuni animali trovano terreno fertile. Si riproducono in fretta, arrivano dove prima non potevano. La loro presenza diventa costante e più pericolosa.
Il rischio per la salute non riguarda solo le zone tropicali. Anche in Italia aumenta la presenza di specie capaci di trasmettere infezioni. Non si parla solo di fastidio, ma di emergenze sanitarie sempre più frequenti.
L’intervento del professor Rezza

A lanciare l’allarme è Giovanni Rezza, professore di Igiene e Sanità pubblica all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. “Va sempre peggio”, afferma con chiarezza. Secondo Rezza, le zanzare sono oggi tra gli animali più pericolosi per l’uomo, almeno dal punto di vista della sanità pubblica.
Le zanzare possono trasmettere Dengue, Chikungunya, Zika, febbre gialla, West Nile. Insetti come le zecche diffondono virus meno comuni ma anche più gravi, come la febbre emorragica Crimea-Congo o l’encefalite da zecche. Anche pipistrelli e uccelli selvatici rappresentano un rischio per la diffusione di alcune infezioni.
Il legame con il clima
Il cambiamento climatico peggiora la situazione. “La diffusione delle zanzare aumenta in condizioni di caldo prolungato e umidità”, spiega Rezza. Per questo motivo serve un’azione congiunta. “Servono interventi di controllo mirati, e la collaborazione dei cittadini con le istituzioni diventa fondamentale”, conclude.
La salute pubblica passa anche da piccole azioni quotidiane. Prevenzione e consapevolezza possono fare la differenza.