
Grande pubblico per la seconda uscita ufficiale di Jannik Sinner al Foro Italico, e ancora grande curiosità per valutare i progressi del nostro numero uno contro la sorpresa olandese De Jong, proveniente da un clamoroso 6-0 6-2 rifilato a un buon giocatore come Davidovich-Fokina. E il giovane “tulipano” ha confermato le sue qualità anche contro Jannik.
Giocatore anomalo, non molto potente ma molto vario nelle soluzioni, con un servizio vigoroso e un’ottima attitudine alla palla corta, colpo con il quale ha fatto spesso male al nostro campione, De Jong si è destreggiato bene. Approfittando di un Sinner sicuramente meno brillante di quello visto contro Navone qualche giorno fa.
Un Sinner lontano dal suo standard pre-squalifica
Sì, perché al di là della buona prova dell’avversario, Jannik è parso molto lontano dal giocatore che avevamo lasciato qualche mese fa. D’altronde era inevitabile. Il tennis è uno sport fatto di ritmo, tensione nervosa, spostamenti, recuperi e di un continuo confronto con l’avversario. Tutte cose che il nostro campione ritroverà pian piano, partita dopo partita. Ma chi sperava in un miracolo dovrà pazientare.
Sarà anche la terra rossa un po’ lenta di Roma, che certo non è il terreno preferito dell’altoatesino, ma a testimoniare le difficoltà incontrate c’è l’andamento del primo set: all’inizio De Jong tiene il servizio, poi Sinner vola sul 4-1 con due break e sembra avviato verso una vittoria facile. Ma l’olandese cresce e nel gioco di Jannik qualcosa s’inceppa. Ed è una pausa clamorosa.

Sinner non riesce a sviluppare il solito gioco di pressione, il servizio non lo aiuta quasi mai, i colpi non partono con la consueta pesantezza. Così De Jong, che se la palla rallenta si trova molto a suo agio, compie una clamorosa rimonta, recupera i due break e si porta sul 4-4. Qui Jannik si ricorda di essere il numero uno del mondo, pone più attenzione nel gioco, smette di sbagliare e chiude un set complicato sul 6-4 in 50 minuti.
Il dritto non gira, il servizio non è ai massimi, le variazioni di De Jong danno molto fastidio all’azzurro, che non riesce a imporre il suo ritmo. Tanto che anche nel secondo set la partita è abbastanza equilibrata. Per fortuna Sinner riesce a fare il break all’inizio e si porta rapidamente sul 4-2, dopo che l’olandese si deve anche fermare dopo una brutta caduta che gli costa una botta al polso curata dal fisioterapista.
Non basta un De Jong al massimo per mettere sotto Sinner, figuriamoci dopo che il polso comincia a scricchiolare. Jannik migliora un po’ con il servizio, piazza qualche bel dritto e sfonda finalmente le difese del suo avversario. Finisce 6-4 6-2, e la speranza di tutti è che la gara sia servita a Sinner per fare un deciso passo avanti: al prossimo turno ci sarà Cerundolo, uno specialista della terra che ha battuto Jannik proprio a Roma due anni fa. E lì si farà sul serio.