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L’ultimo sondaggio: “Boom da cardiopalma”. E c’è chi non tiene proprio il passo

Pubblicato: 12/05/2025 21:15

Nel panorama politico attuale, il consenso degli elettori continua a mutare con rapidità, riflettendo un’opinione pubblica attenta, critica e in cerca di risposte convincenti. Le forze in campo si confrontano non solo sui contenuti, ma anche sulla capacità di tenere il passo con le sfide sociali ed economiche del momento.

Una recente rilevazione delle intenzioni di voto, realizzata in prossimità della metà di maggio, ha evidenziato come le preferenze degli italiani stiano premiando con forza alcuni partiti, mentre altri mostrano segnali di cedimento o stagnazione.

Fratelli d’Italia accelera e allunga il distacco

A confermare il trend è la crescita costante del partito guidato da Giorgia Meloni, che guadagna un ulteriore 0,3% nelle intenzioni di voto. Con questo incremento, la formazione politica sale al 30,4%, consolidando la sua posizione come primo partito nazionale e aumentando il margine rispetto agli avversari diretti.

È un segnale di fiducia che ci responsabilizza ancora di più”, commenta un esponente della maggioranza, sottolineando l’importanza della continuità nell’azione di governo.

Il Pd rallenta, M5S arretra

Sul fronte opposto, il Partito Democratico, che pure rimane il secondo partito del Paese, segna un piccolo passo indietro: -0,1%, fermandosi al 22,4%. Una flessione contenuta, ma che contribuisce ad allargare la distanza con il partito di Meloni. Ancora più marcata la perdita del Movimento 5 Stelle, che perde due decimi di punto e scende al 12%, consolidando una fase di difficoltà.

Equilibri stabili nel centrodestra

Nel campo del centrodestra, la Lega si mantiene stabile all’8,6%, ma viene quasi raggiunta da Forza Italia, in lieve crescita al 8,5%. Un dato che testimonia un riequilibrio interno alla coalizione, con gli azzurri che guadagnano terreno. “Il nostro lavoro in Europa e sul territorio inizia a dare frutti”, si legge in un comunicato del partito fondato da Silvio Berlusconi.

Area progressista frammentata

In leggera ripresa anche Verdi e Sinistra, che insieme toccano il 6,5%, mentre i partiti centristi e minori restano sotto soglia: Azione al 3,5%Italia Viva al 2,9%+Europa all’1,6% e Noi Moderati all’1%. Un quadro frammentato che continua a penalizzare l’area riformista fuori dai grandi poli.

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