Attimi di paura agli Internazionali d’Italia, durante uno degli incontri in programma a Roma. Il match tra due protagonisti del circuito ATP è stato interrotto bruscamente, gettando lo stadio in un silenzio carico di preoccupazione. Tutto si è fermato nel corso del primo set, quando si è compreso che qualcosa di serio stava accadendo sugli spalti.
Il gioco è rimasto sospeso per oltre venti minuti, mentre gli sguardi di giocatori, spettatori e arbitri erano rivolti verso un punto preciso delle tribune. Le urla del pubblico hanno richiamato immediatamente l’attenzione dell’arbitro e del personale medico, entrato in campo a sirene spiegate. Solo dopo un po’ si è capito cosa stava succedendo.
A sentirsi male è stato uno spettatore, presente nella parte bassa delle tribune durante l’incontro tra Dellien e De Minaur, valido per i sedicesimi di finale del Masters 1000. Il malore si è verificato sul punteggio di 4-3 in favore dell’australiano. De Minaur si è fermato di colpo durante uno scambio, notando il trambusto e chiedendo subito l’intervento dei soccorsi.
Entrambi i giocatori hanno deciso di interrompere volontariamente la partita, collaborando con lo staff per garantire che l’intervento sanitario potesse avvenire senza ostacoli. De Minaur ha anche chiesto al giudice di sedia se ci fosse bisogno di acqua o asciugamani, in un gesto di grande sensibilità. L’uomo colpito dal malore è stato portato via in barella.
Fortunatamente, la situazione si è risolta senza gravi conseguenze. Il giudice di sedia ha rassicurato il pubblico, annunciando che si trattava con ogni probabilità di un calo di pressione o un lieve colpo di calore, e che l’uomo stava già meglio. A quel punto, il match è potuto riprendere regolarmente, tra gli applausi sollevati del pubblico.
Come se non bastasse a rendere movimentata la giornata, durante l’incontro si è registrato anche il passaggio delle Frecce Tricolori, uno spettacolo scenografico ma accompagnato da un rombo assordante. Tra emozioni forti e rumori inattesi, è stata una giornata tutt’altro che ordinaria per il pubblico del Foro Italico.