
La città di Padova è scossa da una vicenda inquietante che ha portato all’arresto di un uomo di 60 anni da parte della Squadra Mobile locale. L’accusa nei suoi confronti è di violenza sessuale ai danni della nipote minorenne. Le manette sono scattate nel momento in cui gli agenti hanno fatto irruzione nell’abitazione dell’uomo, a seguito di una mirata attività investigativa.
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Arresto in flagranza a Padova
L’operazione ha avuto un esito ancora più grave quando, durante la perquisizione dei locali, gli inquirenti hanno rinvenuto una considerevole quantità di materiale pedopornografico. Questo materiale, costituito da numerosi video e fotografie, era archiviato all’interno di computer e altri dispositivi elettronici presenti nella disponibilità dell’arrestato. La scoperta ha aggiunto un ulteriore elemento di gravità al quadro accusatorio nei confronti del sessantenne.
Scoperto materiale pedopornografico
L’arresto in flagranza è stato la diretta conseguenza delle attività di indagine condotte dalla Squadra Mobile di Padova. Le perquisizioni che hanno portato al ritrovamento del materiale incriminato e all’arresto dell’uomo erano state avviate lo scorso 24 aprile, a seguito di elementi investigativi che avevano fatto scattare l’allarme.
Attualmente, il nonno della giovane vittima si trova in stato di arresto, condotto presso una struttura carceraria. Nel frattempo, gli inquirenti proseguono il loro lavoro per fare piena luce sulla vicenda.

Indagini sui dispositivi sequestrati
Un aspetto cruciale delle indagini sarà l’analisi approfondita di tutti i supporti informatici che sono stati sequestrati nell’abitazione dell’uomo. Questa attività, che si svolgerà nelle prossime settimane, avrà lo scopo di accertare la presenza di ulteriore materiale che possa essere utile a ricostruire con precisione gli eventi e a definire eventuali ulteriori responsabilità.
Fascicolo trasmesso a Trento
Parallelamente all’indagine per violenza sessuale, si è aperto un altro fronte giudiziario riguardante il materiale pedopornografico trovato in possesso dell’uomo. Per questioni di competenza territoriale, il fascicolo relativo a questo specifico aspetto è stato trasmesso al Tribunale di Trento. Questa decisione è stata presa in base alle normative vigenti che regolano la giurisdizione in materia di reati connessi alla pedopornografia.
La notizia dell’arresto ha destato forte reazione nella comunità locale, con un’ondata di sconcerto e indignazione di fronte alla gravità delle accuse. Le forze dell’ordine, attraverso il lavoro meticoloso della Squadra Mobile di Padova, hanno dimostrato ancora una volta il loro impegno nella lotta contro la violenza sui minori e la diffusione di materiale pedopornografico.
L’attenzione ora è focalizzata sui prossimi passi dell’inchiesta, in particolare sull’esito dell’analisi dei dispositivi elettronici sequestrati e sul procedimento giudiziario che vedrà coinvolto il sessantenne. Si attendono ulteriori sviluppi che possano chiarire tutti gli aspetti di questa dolorosa vicenda.