
Le indagini sul caso di Pierina Paganelli sono ormai prossime alla chiusura, aprendo la strada a importanti sviluppi giudiziari. Il fascicolo è gestito dal sostituto procuratore Daniele Paci e la fase istruttoria dovrebbe concludersi entro la settimana.
Il tempo passa ma le ferite restano. Un’intera comunità continua a cercare risposte. Le voci si rincorrono. I fatti fanno più rumore delle parole. Ogni passo degli inquirenti viene seguito con attenzione. La tensione non cala. La voglia di verità cresce. La cronaca ha lasciato segni profondi. Non solo nel quartiere coinvolto. L’eco di quanto accaduto ha superato i confini cittadini. I racconti si incrociano. I sospetti aumentano. Le emozioni si fanno forti. Tra rabbia, incredulità e dolore. Chi conosceva la vittima chiede giustizia. Chi ha seguito il caso chiede chiarezza. Le autorità si muovono con cautela. Ogni dettaglio viene esaminato. Ogni elemento raccolto pesa.
La morte di Pierina Paganelli

Il brutale omicidio di Pierina Paganelli ha scosso la comunità di Rimini. La 78enne è stata assassinata con 29 coltellate nel garage del suo condominio in via del Ciclamino, la sera del 3 ottobre 2023. Il corpo è stato scoperto il giorno seguente dalla nuora, Manuela Bianchi. Nel luglio 2024, dopo mesi di indagini, Louis Dassilva, vicino di casa della vittima, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Secondo la Procura, il movente sarebbe il timore che Pierina potesse rivelare la relazione extraconiugale tra Dassilva e Manuela Bianchi, entrambi Testimoni di Geova.
Nonostante le accuse, una perizia genetica ha rivelato l’assenza del DNA di Dassilva sulla scena del crimine, sollevando dubbi sulla sua colpevolezza. La difesa valuta la possibilità di chiedere la scarcerazione, mentre il caso si avvicina alla chiusura.
La procura chiude le indagini
La Procura prevede di richiedere il rinvio a giudizio per Dassilva e Manuela Bianchi, accusata di favoreggiamento. Curiosamente, Valeria Bartolucci non figura nelle indagini. Il tribunale del Riesame di Bologna si pronuncerà il 22 maggio sulla richiesta di scarcerazione, presentata dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi.
La procura di Rimini ha concluso le indagini preliminari sul caso di Pierina Paganelli. Al termine delle verifiche, l’accusa nei confronti di Louis Dassilva, arrestato il 17 luglio 2024, viene confermata con pesanti aggravanti. Gli inquirenti contestano a Dassilva l’omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà e motivi abietti e futili. La vittima, 78 anni, era stata trovata sotto i garage condominiali. Ad aprile, il Gip aveva respinto la richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa. Dassilva resta quindi unico indagato.
Le prossime settimane saranno decisive. La comunità aspetta risposte. Le istituzioni vanno avanti. La giustizia prosegue il suo percorso.