
Ci sono storie che, pur attraversate dal dolore, riescono a illuminare con forza la vita degli altri. Esistenze brevi ma così intense da lasciare una traccia viva, fatta di consapevolezza, ironia e coraggio. Il ricordo di una giovane donna che ha saputo affrontare la malattia con lucidità e dignità continua a commuovere chi l’ha conosciuta o anche solo ascoltata.
Nei giorni scorsi, una comunità virtuale e reale si è stretta attorno al dolore per una perdita che colpisce profondamente. La voce limpida e combattiva di una ragazza che non ha voluto restare in silenzio davanti alla sofferenza si è spenta, ma il suo messaggio resta forte.
Una vita tra ingegneria, impegno e coraggio
“Con profondo dispiacere vi informiamo che Chiara Pennuti è venuta a mancare”: con queste parole, pubblicate sul suo profilo Instagram, i familiari hanno annunciato la scomparsa della 27enne originaria di Forlì, deceduta domenica nella sua casa dopo il peggioramento delle sue condizioni a causa di un sarcoma sinoviale, raro tumore dei tessuti molli.
Chiara, laureata in ingegneria aerospaziale, lavorava in Germania nel settore dei razzi spaziali. Era stata anche presidente di EuroAvia, rete europea di studenti dell’aerospazio, quando nel 2020 ricevette la terribile diagnosi. Da quel momento la sua vita cambiò, ma lei scelse di reagire.
Trasformò il dolore in racconto attraverso il podcast “Una Zebra in Corsia”, dando voce a medici, infermieri e pazienti, e offrendo un punto di vista autentico e diretto sulla malattia. «Chiara era una persona speciale, il suo sorriso, il suo spirito ironico, la sua lucidità hanno illuminato anche i momenti più difficili», hanno ricordato i genitori. «Amava la montagna, il fiume, il mare e l’avventura. Ma amava anche la partecipazione e il pensiero critico».
Tornata in Italia per farsi curare all’Irst di Meldola, aveva promosso una raccolta fondi per sostenere la ricerca sui tumori rari. Attiva anche nel campo dei diritti civili, ha collaborato con l’associazione Luca Coscioni e con il collettivo Minerva per la divulgazione scientifica.
Stava lavorando alla seconda stagione del podcast, ma la malattia ha interrotto tutto. «Questo progetto è stato per lei un modo per trasformare la sofferenza in condivisione e strumento di aiuto per molti», hanno detto i familiari. L’ultimo saluto a Chiara sarà celebrato mercoledì alle 15.30, seguito dalla cremazione.