
Un episodio di straordinario coraggio e umanità si è consumato ieri pomeriggio lungo la statale 42 della Val Cavallina, all’altezza di San Paolo d’Argon. Un carabiniere scelto in abiti civili, libero dal servizio e in viaggio con la famiglia, ha salvato una donna che si era arrampicata sul parapetto di un cavalcavia, rischiando di lanciarsi nel vuoto.
Avvedutosi della drammatica situazione, il militare – in forza alla Stazione di Albino – ha raggiunto la donna, che si trovava aggrappata alla recinzione metallica, e con estrema calma ha iniziato a parlarle, guardandola “occhi negli occhi” per guadagnarne la fiducia. Poi, scavalcando egli stesso la barriera, l’ha stretta in un abbraccio, bloccandone ogni movimento per impedirle di cadere.
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Il carabiniere ha mantenuto saldo il contatto fisico, tenendo la donna aderente al parapetto, mentre insieme si spostavano lentamente verso il terrapieno sul lato destro del cavalcavia. Solo una volta raggiunto il punto sicuro ha permesso ai colleghi della Stazione di Trescore Balneario e ai sanitari del 118 di intervenire per affidarla alle cure del caso. La donna è stata poi trasportata in codice giallo all’ospedale di Alzano Lombardo, dove si trova sotto osservazione.
Sulla pagina Facebook dei Carabinieri è stata pubblicata una foto dell’intervento, accompagnata dalla descrizione di “un abbraccio che profuma di umanità e senso del dovere al di là della divisa”. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito il militare un “eroe”, sottolineando come il suo gesto abbia evitato una tragedia.
L’intervento, condotto con rapidità e lucida determinazione, è già diventato esempio e testimonianza del valore del ruolo dei Carabinieri anche quando prestano servizio “in borghese”.