
La scomparsa di un artista può lasciare un vuoto profondo, non solo tra i colleghi che hanno condiviso con lui il set, ma anche tra coloro che hanno incrociato, magari solo per un istante, la sua intensità sullo schermo. Quando questa perdita avviene nel pieno della maturità artistica, lascia ancora più spazio ai rimpianti e ai “cosa sarebbe potuto essere”.
È il caso di un interprete la cui carriera, esplosa negli ultimi anni, sembrava pronta a consolidarsi tra i nomi più interessanti della scena americana. Un talento cresciuto lontano dalle scuole tradizionali, ma con una presenza scenica che non passava inosservata.
Samuel French, attore texano di 45 anni, è venuto a mancare dopo aver combattuto contro una forma aggressiva di tumore che si era estesa in tutto il corpo. A dare la notizia è stato il regista Paul Sinacore, che lo aveva appena diretto nel film Towpath, ora in fase di post-produzione. Le sue parole sono un tributo commosso all’intensità e alla dedizione dell’attore: «Samuel aveva dentro di sé un fuoco per la recitazione che bruciava in ogni singola inquadratura, senza filtri, impavido, vivo. Si è dato completamente al lavoro, e questo si vedeva».
Addio a Samuel French, attore rivelazione con un fuoco dentro
Il regista ha aggiunto: «Sono profondamente addolorato per la sua perdita e vorrei solo che avesse potuto vedere il montaggio finale. Era unico, e rimarrà per sempre nei nostri cuori. Il mio pensiero va alla sua famiglia, e soprattutto a sua figlia, l’amava profondamente e parlava spesso di lei con orgoglio e tenerezza».
Nato a Waco, in Texas, il 26 gennaio 1980, French non vantava origini cinematografiche né una formazione accademica nel campo della recitazione. Il suo percorso è stato tutt’altro che convenzionale, ma la sua passione lo ha portato fino a lavorare con Martin Scorsese, che lo aveva voluto accanto a Robert De Niro nel film Killers of the Flower Moon, dove interpretava l’agente federale CJ Robinson.
Tra i suoi lavori più noti si ricordano la miniserie storica Texas Rising (2015), un’apparizione in Fear the Walking Dead(2020) e il ruolo da protagonista nel noir indipendente Joe Haladin: The Case of the Missing Sister (2023).
Con la sua morte, il cinema perde una voce che stava finalmente trovando il proprio spazio.