
Un Conclave rapido, quattro scrutini e un nome che ha saputo emergere nel silenzio della riflessione: Robert Francis Prevost, ora Papa Leone XIV. Ma dietro l’apparente serenità del risultato, si nasconde un mosaico di trattative, tensioni, candidature in bilico e aneddoti curiosi. Il New York Times ha ricostruito, grazie alle testimonianze dirette di numerosi cardinali, le prime ore del Conclave 2025 come un momento di profonda incertezza.
I tre nomi sul tavolo erano ben noti: Pietro Parolin, cardinale italiano e Segretario di Stato vaticano; Peter Erdo, arcivescovo ungherese sostenuto da ambienti conservatori; e l’americano Robert Francis Prevost, figura riservata ma rispettata. Ecco il racconto completo delle votazioni nella Cappella Sistina, dai primi voti incerti fino all’ovazione che ha segnato l’elezione del nuovo Pontefice.
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Papa Leone XIV, cos’è successo davvero durante il Conclave: il racconto dei cardinali
“Non avevamo cenato, e non c’erano pause, nemmeno per il bagno”, ha raccontato il cardinale David delle Filippine. Tuttavia, la decisione fu presa: si sarebbe votato comunque. Come spiega il cardinale Juan José Omella, si trattò di “una sorta di sondaggio preliminare”. E nella frammentazione generale, emerse un dato: l’Italia era divisa, e questo penalizzava la candidatura di Parolin. Anche Erdo, sebbene sostenuto da alcuni cardinali africani e conservatori, appariva incapace di unire il collegio elettorale, composto in larga parte da prelati nominati da Papa Francesco.
Proprio nel clima di incertezza cominciò a emergere il profilo di Robert Francis Prevost, 69 anni, già Prefetto del Dicastero per i Vescovi. Sabato 3 maggio, cinque giorni prima dell’inizio ufficiale del Conclave, era stato estratto a sorte per coadiuvare la gestione delle riunioni preliminari. “Più lo conoscevano, più apprezzavano i suoi metodi”, ha raccontato il cardinale Joseph W. Tobin di Newark, che si sarebbe rivolto a lui dicendo: “Bob, potrebbero proporlo a te”.

L’elezione di Papa Prevost
Il momento decisivo arrivò alla quarta votazione, quando – secondo il cardinale sudcoreano Lazarus You Heung-sik – «le schede si spostarono in modo schiacciante verso Prevost». Il cardinale Tagle, uno dei papabili iniziali, ha ricordato un dettaglio curioso: «Gli ho chiesto: “Vuoi una caramella?”. E lui ha risposto: “Sì”». Una scena quasi surreale in un momento storico, in cui – come riportato – Prevost veniva visto “con la testa tra le mani”, segno del peso che stava per abbracciare.
Nel pomeriggio, la votazione definitiva. Quando Robert Prevost ha raggiunto 89 voti, cioè i due terzi necessari per l’elezione, la Cappella Sistina – raccontano i presenti – “è esplosa in un’ovazione in piedi”. Ma lui, incredulo, rimase seduto, secondo il cardinale David. “Qualcuno dovette tirarlo su. Eravamo tutti con le lacrime agli occhi”. Il consenso fu talmente ampio da sfiorare le tre cifre, come ha confermato il cardinale Désiré Tsarahazana del Madagascar: “Ha ottenuto una maggioranza molto, molto ampia di voti”. Una scelta che ha colto di sorpresa l’opinione pubblica, ma che dentro il Conclave era maturata in poche ore, forse proprio grazie al modo discreto, concreto e inclusivo con cui Prevost aveva saputo dialogare nei giorni precedenti.

Gli aneddoti sul Conclave
Come spesso accade, anche i dettagli più umani rivelano il clima del Conclave. Due cardinali americani, Timothy Dolan di New York e Joseph Tobin di Newark, hanno scherzato sull’inadeguatezza del cibo servito durante la clausura. “Il cibo? Diciamo che è stato un buono, buonissimo stimolo per chiudere la questione”, ha dichiarato Dolan alla CNN. Tobin ha rincarato: “Alla fine ci hanno dato un pasto incredibile… ma solo dopo l’elezione!”.
Un clima di convivialità tornato solo una volta chiuso il processo decisionale. Per Dolan, però, questa rapidità è ormai una consuetudine: “Dall’elezione di Giovanni Paolo I i Conclavi sono stati abbastanza rapidi. E la gente ora si aspetta questa velocità. Vuol dire che c’era una certa unità e un accordo tra i cardinali? Se volete leggerci questo, io non vi correggerò”.