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Mara Carfagna insultata in diretta, la reazione furiosa: “Vergognati, sciacallo!”

Pubblicato: 13/05/2025 10:16
Telese Carfagna scontro sciacallo

Un confronto televisivo durissimo, dai toni accesi e senza esclusione di colpi, si è consumato durante l’ultima puntata di L’aria che tira su La7 tra Mara Carfagna, deputata rientrata in Forza Italia dopo l’esperienza con Azione, e il giornalista Luca Telese, direttore del quotidiano Il Centro. Al centro della discussione, i cinque referendum abrogativi convocati per l’8 e 9 giugno, che toccano temi cruciali come lavoro e cittadinanza.
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Il confronto è presto degenerato in uno scontro personale, con accuse pesanti, interruzioni reciproche e insulti velati, mentre sullo sfondo rimaneva il dramma delle morti sul lavoro. Un dibattito che ha rivelato non solo le divergenze sul merito dei quesiti referendari, ma anche una frattura profonda nel modo in cui politica e informazione trattano i temi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Carfagna attacca i referendum e difende la maggioranza

Nel suo intervento, Carfagna ha liquidato l’utilità degli strumenti referendari, sostenendo che non potranno portare a risultati concreti: “Che questi referendum non raggiungeranno il quorum lo sa anche la sinistra”, ha affermato, accusando l’opposizione di fare propaganda. La deputata ha anche sottolineato le divisioni interne al fronte sindacale, ricordando che “persino il sindacato si è spaccato”, per poi ribadire che il referendum sarebbe uno strumento “meno adeguato per incidere sulle questioni del lavoro”, viste le trasformazioni avvenute negli ultimi vent’anni.

Alla critica sullo scarso impatto dei referendum, Telese ha replicato: “Ma voi non fate le leggi, né cambiate il quorum”. Una battuta che ha fatto innervosire l’ex ministra: “Cosa c’entra? Tu sei simpatico, ma fai il tribuno e i comizi”, ha risposto piccata.

Telese cita le vittime, Carfagna insorge: “Sciacallo”

Lo scontro ha raggiunto il culmine quando il giornalista ha evocato la strage di Brandizzo, in cui cinque operai sono morti investiti da un treno, e ha accusato la politica di produrre “comunicatini” anziché leggi concrete. “Muoiono le persone. Allora non fate i comunicatini sulla strage di Brandizzo. Fate le leggi”, ha detto.

A queste parole, Carfagna ha reagito con veemenza: “Non sciacallare sui morti. Non fare lo sciacallo. Vergogna”. Ma Telese ha ribattuto: “Non faccio lo sciacallo, difendo il diritto di quelle persone a essere tutelate”.

La tensione è salita ulteriormente quando la parlamentare ha ricordato lo stanziamento di “un miliardo e 200 milioni per la sicurezza sul lavoro” da parte del governo. Telese, sarcastico, ha replicato con un “Sì, vabbè”, che ha ulteriormente inasprito i toni. “Fai i comizi a casa tua, presentati alle elezioni e vediamo. Sciacallo”, ha risposto la deputata, scandendo la parola in sillabe: “Scia-cal-lo”.

Le testimonianze delle madri di Kevin e Luana

Nel momento più teso del confronto, Telese ha letto in diretta le parole di Concetta Salvo, madre di Kevin Laganà, il giovane operaio ventiduenne morto nella strage di Brandizzo. “Tu non c’eri a quel lutto – ha detto il giornalista rivolgendosi a Carfagna – ma la madre di Kevin ha rifiutato la bara, dicendo: ‘Non c’è lui dentro, ma solo un puzzle del suo corpo’”.

Una citazione che ha provocato la reazione furiosa della parlamentare: “Che significa che non c’ero? Cosa stai facendo in pieno stile grillino? Vergognati”.

Il giornalista ha proseguito citando anche le parole di Emma Marrazzo, madre di Luana D’Orazio, la giovane operaia di 22 anni morta nel 2021, risucchiata in un orditoio. “Cambiare la legge perché quella attuale è ipocrita”, aveva detto Marrazzo, chiedendo “pene più severe” e maggiore chiarezza normativa.

“Non posso accettare – ha letto Telese – che il corpo di mia figlia sia stato ridotto come un gomitolo. E c’è ancora qualcuno che dice: ‘Ma come è possibile, poverina, che sia finita nel rullo?’. Come se fosse colpa sua”.

Il nodo della responsabilità politica e il ruolo del referendum

Cambiate la legge”, ha ripetuto Telese più volte durante il confronto, sostenendo che siano i familiari delle vittime stessi a invocare una riforma delle norme sul lavoro e sulla sicurezza. “Sono i familiari dei morti a chiedere di cambiare la legge. Cambiatela”, ha detto, incalzando la deputata.

Carfagna ha continuato a ribadire che il referendum non sia lo strumento adatto, mentre Telese ha chiuso il dibattito con un’affermazione provocatoria: “È questo che non piace ai politici, il fatto che i cittadini possano entrare nel loro campo. Ci sono dei morti: entriamo nel campo dei politici”.

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