
Scosse forti e che non si arrestano in zona Pozzuoli, ai Campi Flegrei: grande paura nella popolazione. Sembra che la magnitudo sia di 4.4. Pochi minuti fa c’è stata una nuova scossa che ha spaventato i cittadini dei campi flegrei.
Si sono susseguite diverse scosse, ed è stato deciso di evacuare molte scuole per garantire l’incolumità di studenti e personale. Interrotte le linee di metropolitana, Cumana e Circumflegrea. A Napoli il treno diretto a Fuorigrotta si è fermato a Mergellina.
Evacuata la sede dell’Università Federico II di Napoli di Piazzale Tecchio a Fuorigrotta. Scattato il sistema di allarme, gli studenti si sono precipitati all’esterno della sede. Nel frattempo, continua l’evacuazione dei piani superiori dell’edificio. A Pozzuoli è crollato un edificio disabitato ed anche un costone.

La scossa in diretta nella telecamera di una casa: IL VIDEO
13 Mayıs 2025 Pozzuoli Napoli İtalya 🇮🇹
— Hermes (@hermesisos) May 13, 2025
Campi Flegrei Kaldera Bölgesi
M 4.4 Deprem ⚡️
Derinlik 2.8 km
Öğle saatlerinde Vezüv Yanardağı'nı da kapsayan Campi Flegrei Kaldera bölgesinde en büyüğü M 4.4 olmak üzere bir dizi sürü deprem gerçekleşti. Campi Flegrei kazanı kaynıyor. https://t.co/HUsXyDBkEC pic.twitter.com/m1lQ23qthy
“Il perdurare dello sciame sismico, che in due mesi ha fatto registrare tre scosse ben avvertite dalla popolazione, suggerisce la necessità di procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale nell’area dei Campi Flegrei”. Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, al termine del vertice presieduto a Roma al quale hanno partecipato il capo dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano, il capo dipartimento per la prevenzione e ricostruzione di Casa Italia Luigi Ferrara, il capo gabinetto Riccardo Rigillo ed il capo ufficio legislativo Francesco De Luca.

“Il provvedimento – ha detto il ministro – risponderebbe essenzialmente all’esigenza di assicurare, in regime straordinario, la velocizzazione delle procedure già in atto, definite dalle varie norme varate dal governo Meloni nell’ultimo anno e mezzo in relazione al rischio sismico in atto nei Campi Flegrei, connesso al bradisismo. Chiederò quindi al presidente della Regione Campania la necessaria intesa, prima di portare la proposta di delibera all’esame del Consiglio dei ministri”.
Vademecum di comportamenti da seguire in caso di terremoto
1. Prima del terremoto (preparazione)
- Crea un piano di emergenza familiare: identifica luoghi sicuri in casa (sotto un tavolo robusto, lontano da finestre e mobili sospesi) e punti di ritrovo esterni.
- Prepara un kit di emergenza: includi acqua (3 litri a persona), alimenti non deperibili, torcia, batterie, radio a pile, medicinali di prima necessità, copia dei documenti, denaro contante.
- Verifica la sicurezza degli ambienti: fissa a parete mobili e pensili alti, ancoraggi TV e scaffali; allontana letti e divani da finestre e mensole.
- Partecipa alle simulazioni: esercitati con familiari o colleghi a “prendi, copriti e riparati” ogni volta che senti un allarme sismico.
2. Durante il terremoto (comportamenti immediati)
- Prendi, copriti e riparati: metti al riparo testa e collo sotto un tavolo o una scrivania robusta; se non possibile, riparati accanto a un pilastro o lungo un muro portante, lontano da vetrate.
- Mantieni la calma: muoviti lentamente, evitando di correre verso le uscite (rischio di travolgimenti).
- Proteggi la testa: avvolgi la nuca con le braccia o indossa un casco da bici o cantiere se pronto.
- Non usare l’ascensore: in caso di blackout o danneggiamenti rischi di restare bloccato.
3. Subito dopo il terremoto (prima fase)
- Valuta l’ambiente: controlla brevemente la presenza di fumo, perdite di gas o cavi elettrici penzolanti. Se noti pericoli, allontanati.
- Esci con prudenza: mantieni un’uscita ordinata dagli edifici; aiuta anziani e disabili.
- Dirigiti verso aree aperte: piazze, campi sportivi o aree sgombre da edifici e tralicci.
- Ascolta le autorità: segui istruzioni di protezione civile via radio, app ufficiali o altoparlanti.
4. Nelle ore e nei giorni successivi (gestione del post-sisma)
- Attendi le scosse di assestamento: mantieni cautela, restando all’aperto finché non cessano le repliche più forti.
- Verifica i danni: ispeziona tetti, soffitti, muri portanti; non rientrare in case che mostrano crepe gravi o muri spifferanti.
- Comunica con i soccorsi: se sei intrappolato o noto persone in pericolo, usa fischietto o batti su tubi per segnalare la tua posizione, evitando di urlare per non disperdere ossigeno.
- Evita pericoli aggiuntivi: non avvicinarti a linee elettriche cadute, aree a rischio crollo o tubazioni danneggiate.
- Offri aiuto consapevole: sostieni chi è più vulnerabile, ma intervieni solo se formato o in compiti di primo soccorso.
5. Ripresa e ricostruzione (fase finale)
- Partecipa alle verifiche tecniche: collabora con ingegneri e vigili del fuoco nelle ispezioni sull’agibilità degli edifici.
- Organizza la solidarietà locale: contribuisci a punti di raccolta di beni di prima necessità e sostieni le attività di volontariato.
- Aggiorna il piano di emergenza: correggi le procedure apprese, integra nuovi contatti e materiali necessari.
- Sostieni la resilienza comunitaria: partecipa a gruppi di auto-aiuto e informazioni, affinché il territorio diventi sempre più preparato a future scosse.
Ricorda: la prevenzione e la rapidità di reazione sono le armi più efficaci per ridurre i rischi in caso di terremoto. Mantenere la calma e seguire queste semplici regole può fare la differenza tra un danno contenuto e una tragedia.