
Il 5 maggio scorso, le analisi effettuate dall’Arpa Lazio hanno rivelato un’anomalia nei livelli di arsenico nelle acque potabili. Il risultato degli esami ha evidenziato un superamento dei limiti di legge, e la notizia è stata comunicata all’Asl il 8 maggio. Solo cinque giorni dopo, il 13 maggio, il Comune è stato informato e, nel giro di poche ore, il sindaco ha firmato un’ordinanza che vieta l’uso dell’acqua potabile in molte aree della città. Il divieto durerà fino a quando i risultati delle nuove analisi chimiche non indicheranno che i livelli di arsenico sono rientrati nei parametri consentiti.

Divieto di consumo dell’acqua: in quali zone della città è vietato berla
A seguito dei recenti accertamenti, il Comune di Viterbo ha preso provvedimenti urgenti per tutelare la salute dei cittadini. Il divieto riguarda le zone della città alimentate dalla rete idrica Monte Jugo, una delle principali fonti di approvvigionamento. Le aree che sono state interessate dal divieto di consumo dell’acqua potabile includono:
- Poggino
- Riello
- Tuscanese
- Bagni
- Pilastro
- Strada Freddano
- Centro storico
- Pianoscarano
- Paradosso
- Via Valle Cupa
- Via San Pellegrino
- Via Cardinal La Fontaine
- Via Chigi
- Via Orologio Vecchio
- Via Mazzini
- Viale R. Capocci
- Via della Caserma
- Via del Paradiso
- Ellera
- Via Gorizia
- Via Dalmazia
- Via Venezia Giulia
- Via Benedetto Menni
- Viale Trento
- Zona Villanova
- Strada Teverina
- Strada Santissimo Salvatore
- Zona artigiana strada Teverina
- Strada Pozzo Ranieri
Fino a nuovo avviso, l’acqua potrà essere utilizzata solo per scopi non alimentari, come per l’irrigazione di impianti tecnologici e per l’igiene domestica, ma non per il consumo umano.
Mappa delle zone inquinate e punti di approvvigionamento alternativi
Nel tentativo di fornire soluzioni immediate alla popolazione, il Comune ha pubblicato una mappa che indica le zone colpite dalla contaminazione. Questa mappa è stata distribuita ai cittadini per informare sui punti critici e per evidenziare le fonti alternative di acqua potabile. È stato messo in atto un sistema di distribuzione di acqua tramite punti di raccolta, per garantire che i residenti possano continuare a disporre di acqua potabile senza rischi per la salute.

Cosa sta facendo Talete per risolvere la situazione
La società idrica Talete, incaricata della gestione delle risorse idriche a Viterbo, ha ricevuto un chiaro invito da parte del Comune per agire tempestivamente e risolvere la contaminazione da arsenico. Le autorità locali hanno richiesto un intervento immediato per ridurre i livelli di arsenico nell’acqua e riportare la qualità a standard sicuri. La società ha già avviato le operazioni per correggere la situazione, ma la durata del divieto dipenderà dai risultati delle prossime analisi, che dovranno confermare che l’acqua è tornata idonea per il consumo umano.
Aggiornamenti e monitoraggio continuo
Il Comune ha rassicurato la popolazione, promettendo aggiornamenti continui sulla situazione. Saranno fornite informazioni tempestive su eventuali modifiche al divieto e sull’andamento delle misure correttive. Nel frattempo, l’amministrazione continua a monitorare l’andamento dei lavori di Talete per garantire la sicurezza dell’acqua distribuita e la salute pubblica.