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Blitz a Garlasco, gemelle Cappa: chi sono le cugine di Chiara Poggi. Perché si torna a parlare di loro

Pubblicato: 14/05/2025 10:07

Garlasco ricorda. Chiara Poggi, studentessa brillante, trovata senza vita nella sua abitazione. Una storia che ha segnato un intero Paese. Una ferita mai chiusa. Oggi, dopo anni, un nuovo colpo di scena riporta in primo piano nomi dimenticati. Nomi che fanno parte della famiglia.
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Paola e Stefania. Due sorelle gemelle. Due figure presenti già nei primi giorni dell’inchiesta. Parenti strette di Chiara. Figlie di Mariarosa Poggi, sorella del padre della vittima. Un legame di sangue. Un legame mai del tutto esplorato.

Il tempo passa, ma i ricordi restano. Quelle estati afose, la quiete del paese, i rapporti familiari. Le gemelle e Chiara si ritrovano nei mesi prima della tragedia. Incontri, confidenze, momenti condivisi. Fino a quel giorno. Il 13 agosto 2007.

Il supertestimone e le nuove domande

Un uomo parla. Racconta una scena. Dice di aver visto Stefania Cappa vicino a casa Poggi la mattina del delitto. Parla di dettagli. Una bicicletta, occhiali scuri, capelli biondi, un oggetto in mano. Riconosce la ragazza in televisione. È Stefania, afferma. Una versione poi ritirata. Ma il dubbio resta.

Ora il nome delle gemelle Cappa torna tra i fascicoli dell’inchiesta. Gli inquirenti vogliono riascoltarle. Vogliono capire dove si trovassero quella mattina. Vogliono chiarire le incongruenze. Un nuovo interrogatorio si avvicina. E con esso, nuove ombre.

Il fotomontaggio e le interviste

Dopo la morte di Chiara, Stefania e Paola attirano l’attenzione. Si mostrano spesso in tv. Raccontano la cugina. Ricordano i momenti insieme. Pubblicano una foto. In realtà un fotomontaggio. Le tre ragazze appaiono sorridenti. Ma quella foto non esisteva. Era stata creata dopo. Un gesto che suscita polemiche.

Pagano una fotografa per quel lavoro. Scelgono l’immagine, la portano davanti alla casa della cugina. Un mazzo di fiori, la foto e le telecamere. Alcuni parlano di ricerca di visibilità. Altri cercano spiegazioni. Ma l’episodio lascia il segno.

Chiara si confida. Dice all’amica Maristella che le cugine la invidiano. Racconta dei suoi successi all’università. Racconta della anoressia di Paola. Dice di averle aiutate, ma percepisce tensioni. L’amicizia rinasce, ma resta fragile. Intorno, il silenzio delle incomprensioni.

Le parole dopo il delitto

Subito dopo il ritrovamento del corpo, le gemelle si presentano davanti alla casa. Chiedono di entrare. Parlando con gli agenti, una di loro dice: “Fatemi entrare, per favore. Perché mia cugina era allergica al lattosio, s’era già sentita male una volta. Non vorrei che fosse successo qualcosa di simile.” Gli investigatori però le tengono fuori.

Nei giorni seguenti, parlano ai microfoni. Stefania descrive Chiara come “l’orgoglio della famiglia”. Paola racconta di un tentativo di togliersi la vita. Cita Chiara. Dice che le era stata vicina. Un modo per elaborare il lutto. O forse per restare al centro. La Procura intende confrontare le vecchie dichiarazioni con le nuove testimonianze. Riascolterà anche altri parenti. Il supertestimone ha riacceso un faro. Le sorelle dovranno spiegare di nuovo la loro posizione. La domanda è sempre la stessa: dove erano quella mattina?

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Ultimo Aggiornamento: 14/05/2025 10:42

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