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Cold Case risolto dopo 47 anni: impronta su pacchetto di sigarette incastra il killer

Pubblicato: 14/05/2025 14:57
Jeanette Ralston caso risolto

Dopo quasi mezzo secolo, un caso di omicidio irrisolto negli Stati Uniti ha trovato una svolta grazie ai progressi della scienza forense. Le autorità californiane hanno arrestato Willie Eugene Sims, 69 anni, con l’accusa di aver ucciso Jeanette Ralston, giovane donna trovata strangolata nella sua automobile a San Jose nel 1977. A distanza di 47 anni, è stata un’impronta digitale lasciata su un pacchetto di sigarette a inchiodare l’uomo.
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L’arresto è avvenuto nei giorni scorsi a Jefferson, in Ohio, dove Sims risiede attualmente. Dopo la convalida dell’arresto da parte del tribunale della contea di Ashtabula, l’uomo è stato estradato in California, dove dovrà rispondere dell’accusa di omicidio aggravato. A dare l’annuncio è stato l’Ufficio del Procuratore Distrettuale della Contea di Santa Clara, attraverso una nota ufficiale.

Il corpo di Jeanette Ralston trovato in un’auto con segni di violenza

Il 1° febbraio 1977, la giovane Jeanette Ralston fu trovata morta all’interno della sua Volkswagen Beetle, parcheggiata in un complesso residenziale di San Jose. Poco prima era stata vista in compagnia di un uomo mai identificato, in un bar non lontano dalla scena del crimine. Gli investigatori dell’epoca scoprirono che la donna era stata strangolata con una camicia a maniche lunghe e violentata. Alcuni segni presenti sulla carrozzeria dell’auto fecero pensare a un tentativo di incendio, probabilmente volto a cancellare le tracce.

Nonostante gli identikit raccolti grazie alle testimonianze e le prove iniziali, l’indagine non portò a nessuna incriminazione concreta. Il caso venne così classificato come cold case, e archiviato in attesa di nuovi elementi.

Le nuove tecnologie dell’FBI riaprono il caso

Il punto di svolta è arrivato nel 2023, quando l’FBI ha applicato nuove tecnologie di riconoscimento delle impronte digitali ai casi irrisolti. Un’impronta rinvenuta su un pacchetto di sigarette trovato nell’auto della vittima è stata sottoposta a un confronto aggiornato con le banche dati biometriche, e ha dato esito positivo: apparteneva a Willie Eugene Sims, all’epoca dei fatti un soldato di stanza in una base militare a circa 110 chilometri a sud di San Jose.

A quel punto, gli investigatori hanno richiesto anche un campione di DNA, prelevato in Ohio. Le analisi hanno confermato la corrispondenza genetica con le tracce biologiche rinvenute sotto le unghie della vittima e sul tessuto utilizzato per strangolarla.

Le parole del procuratore e i dubbi della difesa

Soddisfazione è stata espressa dal procuratore distrettuale Jeff Rosen, che ha voluto sottolineare l’importanza della perseveranza nelle indagini sui casi irrisolti:

“Ogni giorno la scienza forense fa passi avanti, e ogni giorno ci avviciniamo di più a dare giustizia alle vittime. Noi non dimentichiamo, e non ci arrendiamo mai”.

Dall’altro lato, la difesa di Sims, affidata all’avvocata Lara Wallman, nominata d’ufficio, ha invitato alla cautela:

“È fondamentale che il sistema giudiziario faccia il suo corso. Stiamo avviando un’indagine indipendente e chiediamo di evitare conclusioni affrettate”.

Secondo quanto reso noto dalle autorità, Sims era già conosciuto alla giustizia: nel 1978, un anno dopo l’omicidio di Ralston, fu condannato per tentato omicidio con aggressione nella contea di Monterey, scontando una pena di quattro anni.

Un caso simbolo della giustizia che non dimentica

L’arresto di Willie Eugene Sims, avvenuto a decenni di distanza dai fatti, rappresenta un esempio emblematico di come la tecnologia e la determinazione degli investigatori possano ridare voce alle vittime anche dopo molti anni. Il caso di Jeanette Ralston, che sembrava destinato a restare senza colpevole, è tornato alla luce, e con esso la speranza che anche altri cold case possano essere finalmente risolti.

Il processo contro Sims si preannuncia complesso e mediaticamente seguito. Ma una cosa è certa: il sistema giudiziario americano, grazie all’innovazione scientifica, continua a mostrare che la verità può emergere anche dopo quasi mezzo secolo.

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Ultimo Aggiornamento: 14/05/2025 15:08

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