Vai al contenuto
Ultim'ora

Ismaele Lulli ucciso crocifisso per una relazione segreta: arriva la condanna per Ambera Saliji: “Attirato con un sms”

Pubblicato: 14/05/2025 22:42

Un sms, inviato apparentemente con l’innocenza di un invito, si è rivelato l’elemento scatenante di un crimine agghiacciante. La promessa di un incontro si è trasformata in una trappola mortale per un ragazzo di soli diciassette anni, attirato verso un destino che mai avrebbe potuto immaginare. Ismaele Lulli rispose al messaggio convinto di ritrovare la serenità in un incontro chiarificatore, ma ciò che lo attendeva era la crudeltà più estrema.

Dietro le quinte di quella che sembrava una storia di adolescenti si celavano rancori profondi, gelosie ossessive e una sete di vendetta che sarebbe esplosa in modo devastante. Una relazione segreta e un debito di poche decine di euro si intrecciarono in un’escalation di eventi culminata in un atto di barbarie che ha sconvolto l’opinione pubblica.

La condanna e il ruolo di Ambera

Pesaro Urbino, 19 luglio 2015 – La Corte d’appello di Ancona ha confermato la condanna a cinque anni di carcere per Ambera Saliji, 29 anni, accusata di concorso anomalo nell’omicidio del 17enne Ismaele Lulli. L’episodio, caratterizzato da una brutalità inaudita, ha sconvolto la comunità di Sant’Angelo in Vado, dove il giovane venne ucciso.

Ambera Saliji è stata accusata di aver orchestrato una trappola, inviando un messaggio a Ismaele per invitarlo a una fermata dell’autobus. Lì il giovane trovò invece Igli Meta e Marjo Mema, i due uomini responsabili del suo omicidio. La Corte ha confermato che, pur non avendo partecipato direttamente al crimine, Saliji fu determinante nel creare le condizioni per l’agguato.

La madre di Ismaele, intervistata dal “Tg3 Marche”, ha commentato la sentenza: «Bene così», accogliendo con un misto di sollievo e dolore la decisione della giustizia.

Una morte brutale per gelosia

Secondo la ricostruzione giudiziaria, Ismaele venne condotto dai due albanesi in un luogo isolato nelle campagne circostanti Sant’Angelo in Vado. Lì fu legato a una croce, seviziato e costretto a confessare una relazione con Ambera, allora fidanzata di Igli Meta. Dopo aver ottenuto le informazioni desiderate, Meta lo sgozzò con un coltello.

Il movente principale sarebbe stato la gelosia. Meta, che aveva scoperto il flirt tra la fidanzata e il giovane, voleva punire Ismaele per il tradimento. A peggiorare la situazione, un debito di appena 40 euro che il ragazzo aveva contratto con lo spacciatore per una dose di droga.

La reazione della comunità e le condanne definitive

L’omicidio di Ismaele Lulli ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale. Gli esecutori materiali del delitto sono stati condannati a ergastolo e 28 anni di carcere, rispettivamente per Igli Meta e Marjo Mema. La vicenda continua a suscitare indignazione per la brutalità con cui è stata portata a termine e per il coinvolgimento di una ragazza nella macabra vicenda.

La conferma della condanna per Ambera Saliji rappresenta un ulteriore tassello nella ricerca di giustizia per una giovane vita spezzata troppo presto.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure