
Emanuele Pozzolo non fa più parte del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati. La decisione, ufficializzata in queste ore, è arrivata all’unanimità dal direttivo del gruppo di Montecitorio, ed è da considerarsi definitiva sul piano politico. L’espulsione del deputato piemontese rappresenta l’epilogo di una vicenda giudiziaria e istituzionale che ha avuto inizio con il controverso episodio dello sparo nella notte di Capodanno 2023 a Rosazza, in provincia di Biella.
Leggi anche: Bersani, “Giorgia Meloni è peggio di Berlusconi”
Pozzolo, già non più iscritto al partito, era da tempo al centro di un caso che aveva generato forte disagio all’interno di Fdi, sia per la sua rilevanza mediatica che per le implicazioni sulla gestione della sicurezza e sull’immagine del partito guidato da Giorgia Meloni.
Lo sparo di Capodanno e il ferimento di Luca Campana
L’episodio contestato risale alla notte tra il 31 dicembre 2022 e il 1° gennaio 2023, quando, intorno all’una e mezza, un colpo d’arma da fuoco partì all’interno dei locali della pro loco di Rosazza, dove era in corso un festeggiamento privato. Il proiettile colpì Luca Campana, 31 anni, genero di Pablito Morello, il caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.
Il colpo sarebbe stato esploso da una pistola regolarmente detenuta. Secondo quanto emerso, la dinamica dell’incidente ha coinvolto direttamente il deputato Pozzolo, che in quel momento era accanto a Morello, il quale – come dichiarato successivamente – aveva provveduto a mettere in sicurezza l’arma.
Le indagini successive condotte dal Ris di Parma hanno evidenziato elementi chiave: su mani e vestiti del parlamentare sono state infatti riscontrate tracce di polvere da sparo, e il test dello stub è risultato positivo. Questi elementi hanno rafforzato i sospetti su un suo coinvolgimento diretto nello sparo, pur in assenza di un procedimento penale conclusivo.
La reazione politica e l’espulsione dal gruppo parlamentare
Dopo settimane di silenzio e riflessione interna, Fratelli d’Italia ha deciso di sospendere Pozzolo in via precauzionale. Tuttavia, la permanenza del deputato nel gruppo parlamentare aveva continuato a suscitare tensioni interne e proteste anche nell’opinione pubblica.
La votazione avvenuta in questi giorni ha sancito l’espulsione ufficiale dal gruppo parlamentare di Fdi alla Camera, segnando la fine di ogni legame politico con il deputato. Si tratta di un atto formale ma altamente significativo, che denota la volontà del partito di prendere le distanze da comportamenti ritenuti incompatibili con il ruolo istituzionale di un rappresentante delle istituzioni.

Un caso che scuote l’immagine del partito
La vicenda di Pozzolo ha rappresentato un punto critico per l’immagine di Fratelli d’Italia, da mesi impegnato nel consolidare la propria leadership nel panorama politico italiano. Il partito, saldamente alla guida del governo, ha dovuto gestire l’impatto mediatico di un evento in cui si mescolano uso improprio delle armi, questioni di sicurezza, e il ruolo delicato di chi rappresenta i cittadini in Parlamento.
L’espulsione arriva quindi come una mossa necessaria per evitare ulteriori danni reputazionali e per riaffermare i principi di disciplina e responsabilità che il gruppo parlamentare intende mantenere tra i propri membri.
Pozzolo e il futuro politico incerto
Al momento, Emanuele Pozzolo non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito all’espulsione. Resta da capire se deciderà di proseguire il suo mandato come deputato nel gruppo misto o se intraprenderà altre strade politiche. Quel che è certo è che il caso ha segnato una frattura insanabile con il partito che lo aveva sostenuto fino al suo ingresso a Montecitorio.
Con l’epilogo politico ormai definito, la vicenda resta ancora aperta sul piano giudiziario. Gli accertamenti proseguono per chiarire definitivamente le responsabilità penali legate allo sparo, ma dal punto di vista istituzionale la separazione tra Pozzolo e Fratelli d’Italia appare ormai irreversibile.