
Nuovo capitolo dello scontro senza fine tra Matteo Bassetti e i cosiddetti no vax. Il virologo genovese pubblica un post sui suoi canali social allo scopo di celebrare la mesa a punto di un nuovo vaccino contro una terribile malattia degenerativa: il morbo di Alzheimer. Ma le sue parole vengono prese come una provocazione sul web. E Bassetti si ritrova nuovamente nella bufera.
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Il post di Bassetti
“È stato messo a punto un vaccino contro l’Alzheimer. – scrive Bassetti su X – Un vaccino che prende di mira la proteina Tau, prima responsabile dei grovigli che si formano nel cervello dei pazienti, elemento strettamente legato alla progressione della malattia. Partirà la sperimentazione sugli uomini. Chissà se quei fenomeni dei no vax preferiranno, anche stavolta, vivere la progressione della malattia?”.
La reazione durissima
“Caro Matteo, che tu sia disperato è ormai oltremodo lapalissiano. – questa una delle risposte più dure alla provocazione di Bassetti – Non sai come promuovere più sti veleni, perché non li vuole nessuno, e quindi, palesando pubblicamente un enorme disagio, non puoi che citare i “NoVax”, forse perché ormai consapevole e rassegnato del fatto che il 99% della popolazione lo sia diventato. Sai bene anche tu che i vostri piani di inoculo massiccio, insieme con l’idea malsana e ridicola di proporre un vaccino per qualsiasi cagata (dal pelo incarnito al cancro), sono totalmente saltati”.
“Non ci vaccineremo mai”
“A nome della popolazione, e non soltanto di quella no vax, volevo rimarcati che non ci vaccineremo mai. – scrive ancora l’hater del virologo – Figurati poi per l’Alzheimer la cui causa primaria è l’accumulo di metalli pesanti nel corpo, i medesimi presenti nei cosiddetti vaccini. Dal nostro canto ci auguriamo che le multinazionali del farmaco, con le quali tu sei uno dei recordman europei in termini di conflitti d’interesse, investano tutto in nuovi vaccini. Si perché, così facendo, falliranno…dato che non si vaccinerà ormai praticamente nessuno. Voglio però sincerarmi che tu non sviluppi un Alzheimer e quindi mi rendo disponibile a vaccinarti contro questa grave patologia non appena il siero di cui parli diventerà disponibile. Ci facciamo pure una foto insieme dopo che ti ho inoculato”, conclude.