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Caso Paganelli, le accuse a Louis e le parole dei legali della famiglia di Pierina

Pubblicato: 15/05/2025 17:39

“Non usate il viso di nostra madre per i vostri scopi”. Queste parole, cariche di dolore, vengono dai figli di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni brutalmente assassinata a Rimini tra il 2 e il 3 ottobre 2023. L’omicidio è avvenuto nel garage del suo condominio, in via del Ciclamino. La famiglia, già devastata dalla perdita, è rimasta scioccata nel vedere il volto della madre comparire su una locandina per un evento a Rimini, previsto per il prossimo sabato, che ha il supporto della comunità senegalese e prevede la partecipazione di circa 500 persone.

L’evento in supporto all’indagato Louis Dassilva

L’evento è stato organizzato per sostenere Louis Dassilva, 35 anni, unico indagato per l’omicidio. Inizialmente, la locandina includeva un fotomontaggio con il volto di Pierina Paganelli accanto a quello di Dassilva, un’immagine che è stata poi modificata. Dassilva è attualmente detenuto presso il carcere dei Casetti dal 16 luglio 2024, e la Procura lo considera l’unico responsabile del delitto.

La chiusura delle indagini ha confermato le accuse di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, motivi abietti e futili. Inoltre, Dassilva è accusato di aver approfittato delle circostanze di tempo, luogo e vulnerabilità della vittima, rendendo impossibile la sua difesa.

pierina paganelli non usate foto nostra madre

La reazione della famiglia e l’azione legale

Per tutelare la memoria della madre, i figli di Pierina si sono rivolti agli avvocati Monica e Marco Lunedei. In una nota ufficiale, i legali dichiarano che i familiari della vittima hanno deciso di agire legalmente contro chiunque utilizzi l’immagine della madre per scopi speculativi, sottolineando: “Gli eredi della vittima hanno diffidato e procederanno giudizialmente in ogni sede contro coloro che si stanno servendo con finalità speculative dell’immagine della madre barbaramente uccisa”

I legali sottolineano che queste iniziative cercano presunte verità che non hanno alcun fondamento nelle indagini ufficiali. “Della ricerca della verità si sono occupate e continueranno ad occuparsi la Procura competente e le Istituzioni a ciò preposte”, affermano con decisione gli avvocati Lunedei.

Difesa della dignità familiare

I legali concludono con fermezza che la famiglia non permetterà che l’immagine di Pierina Paganelli venga affiancata a quella di Dassilva, indagato per il suo omicidio. “Con particolare riferimento ad una locandina circolata nei giorni scorsi, in particolare, la famiglia non intende assolutamente permettere che l’immagine della madre venga affiancata proprio a quella dell’unica persona indagata e gravemente indiziata per il suo omicidio”.

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