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“L’errore che le è costato la vita”. Travolta dal treno a 14 anni, cosa stava facendo: la scoperta

Pubblicato: 15/05/2025 08:55

Una ragazzina di 14 anni è morta dopo essere stata travolta da un treno regionale diretto a Milano, nella serata di mercoledì 14 maggio. La giovane si sarebbe chinata sotto la sbarra abbassata del passaggio a livello per attraversare i binari, probabilmente senza accorgersi dell’arrivo del convoglio a causa delle cuffie che indossava. È stata investita in pieno.

Il dramma è avvenuto poco dopo le 19, all’altezza del passaggio a livello di Corso Libertà, nei pressi della vecchia stazione ferroviaria di Cesano Maderno, in provincia di Monza e Brianza. La ragazza, residente proprio in città, è l’ultima vittima di un punto già tristemente noto: dal 2017, in quello stesso luogo, si sono verificati altri cinque incidenti mortali.

A lanciare l’allarme sono stati i presenti, ma i soccorsi giunti tempestivamente sul posto non hanno potuto fare nulla. Sul luogo dell’impatto sono intervenuti carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco, un’ambulanza e un’automedica inviata dall’Areu, l’Agenzia regionale emergenza urgenza.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, il gesto non sarebbe stato volontario. La ragazza avrebbe attraversato il passaggio a livello ignorando il pericolo, complice la presenza delle cuffiette e forse la convinzione che il treno fosse già passato. Le immagini della videosorveglianza saranno ora fondamentali per chiarire ogni dettaglio della tragedia.

L’incidente ha riacceso le polemiche sul passaggio a livello di Corso Libertà, da tempo ritenuto pericoloso. I cittadini denunciano attese eccessive con sbarre abbassate anche per 20 minuti, una situazione che spingerebbe molti a rischiare il passaggio a sbarre chiuse. Una convenzione tra Comune e Ferrovie Nord, siglata nel 2023, prevedeva la costruzione di un sovrappasso pedonale, ma i lavori non sono mai partiti.

Ora la cittadinanza, ancora una volta colpita da una morte giovane e assurda, chiede risposte e interventi immediati. Sui social si moltiplicano le richieste di mettere in sicurezza l’area, con un messaggio chiaro: «Non si può più aspettare che accada di nuovo».

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Ultimo Aggiornamento: 15/05/2025 12:01

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