Il caso Chiara Poggi, la giovane uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, sta vivendo una fase di rinnovata attenzione giudiziaria. Dopo quasi diciotto anni di misteri e sentenze, ieri, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, insieme ai vigili del fuoco, hanno ritrovato un martello nel canale di Tromello, vicino al luogo del delitto, potenzialmente legato all’omicidio. Questo ritrovamento potrebbe rappresentare una svolta nelle indagini. Ora arriva una domanda che si sono posti in tanti: qual è, davvero, il legale tra Andrea Sempio ed i genitori di Chiara Poggi?
Sviluppi Giudiziari
La tensione attorno al caso è salita ulteriormente con la notizia di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura di Pavia, datato 14 maggio. I magistrati hanno ordinato perquisizioni locali, personali e informatiche nei confronti di Andrea Sempio, ora indagato per l’omicidio. Nonostante il decreto sia breve, i pubblici ministeri sottolineano l’urgenza dell’intervento, dettata da nuovi elementi emersi dall’analisi dei tabulati telefonici della famiglia Poggi e dalle dichiarazioni dello stesso Sempio e del suo entourage.
Le telefonate effettuate da Andrea Sempio alla casa di Chiara nei giorni precedenti il delitto sembrano essere un elemento chiave. Questi dati, insieme ad altre informazioni, hanno spinto i magistrati ad agire rapidamente. “L’urgenza dell’attività investigativa – si legge nel decreto – risiede nella necessità di agire in modo tempestivo”, una frase che indica come si stia cercando di cogliere un momento strategico per ottenere risultati concreti.
Perquisizioni e Analisi
La perquisizione ha riguardato non solo l’abitazione di Sempio, ma anche i suoi dispositivi elettronici, come telefoni e computer. Gli inquirenti mirano a trovare “corpi del reato e/o cose pertinenti al reato”, oltre a ricostruire la rete di relazioni tra Chiara e l’indagato, nonché le sue abitudini di vita all’epoca dei fatti. È anche fondamentale chiarire la frequentazione di casa Poggi da parte di Sempio e l’eventuale coinvolgimento di terzi.
Questo nuovo sviluppo si inserisce in un momento delicato, con la difesa di Alberto Stasi – ex fidanzato di Chiara e unico condannato in via definitiva per l’omicidio – che continua a lottare per una revisione del processo, già respinta due volte. La nuova indagine su un altro possibile sospettato potrebbe cambiare radicalmente la prospettiva su uno dei casi più complessi della cronaca nera italiana.