
Pioggia, cadute e paura. È una tappa segnata dal caos quella in corso oggi al Giro d’Italia, con un maxi-tamponamento che ha coinvolto nomi illustri e provocato il ritiro di Jay Hindley, vincitore dell’edizione 2022. L’organizzazione ha deciso di neutralizzare temporaneamente la corsa, consentendo ai team di assistere i propri atleti feriti.
Scivolate in serie nel centro di Sperone
Il disastro è iniziato con una brusca frenata di un corridore della Red Bull Bora Hansgrohe in testa al gruppo, su un asfalto reso insidioso dalla pioggia. In pochi secondi, l’impatto ha provocato una caduta a catena: tra i coinvolti ci sono Richard Carapaz, Lorenzo Fortunato, Daniel Martinez, Paul Magnier, Jan Tratnik e lo stesso Hindley, trasportato via in ambulanza dopo aver lasciato la bici sulle proprie gambe ma visibilmente provato.
Neutralizzazione e richieste all’ammiraglia
L’organizzazione ha immediatamente decretato la neutralizzazione della corsa, per permettere alle ammiraglie di raggiungere i propri corridori. La pioggia ha reso particolarmente pericolose le strade, e molti ciclisti — in particolare i più esperti — sono stati visti discutere animatamente con Marco Velo, membro della direzione di corsa. L’ipotesi è che venga richiesta una neutralizzazione completa fino al traguardo, ma la decisione definitiva non è ancora stata comunicata.
Un altro ritiro per la Soudal Quick-Step
Poco dopo la caduta, è stato ufficializzato il secondo ritiro di giornata: si tratta di Josef Cerny della Soudal Quick-Step, che già aveva perso Mikel Landa nella prima tappa a Tirana. Una sfortuna nera per il team belga, che vede assottigliarsi la propria rosa nel momento decisivo della corsa.