In un contesto che sembrava sereno, è emersa una vicenda dolorosa che ha lasciato una profonda inquietudine. Una donna è stata trovata senza vita nella sua abitazione, dopo che per ore familiari e conoscenti avevano tentato invano di mettersi in contatto con lei.
La sua assenza prolungata e l’assenza di risposte a chiamate e messaggi avevano destato preoccupazione, spingendo i suoi cari a chiedere l’intervento delle autorità. A quel punto, sono partite le verifiche che hanno condotto a una tragica scoperta.
Ritrovata senza vita nella casa del compagno
Il fatto è avvenuto a Prato di Correggio, una frazione nel comune di Correggio, in provincia di Reggio Emilia. La vittima si chiamava Daniela Luminita Coman, 47 anni, di origine romena. Il suo corpo è stato rinvenuto nella casa dove si era da poco trasferita, convivendo con il nuovo compagno. A trovare il cadavere sono stati i carabinieri, intervenuti dopo la segnalazione di scomparsa presentata dalla sorella e dall’ex compagno della donna, allarmati dall’improvviso silenzio.
Al momento dell’arrivo dei militari, l’uomo con cui Daniela viveva non si trovava nell’abitazione. È stato successivamente rintracciato e portato in caserma per essere ascoltato, ma al momento non risultano provvedimenti a suo carico.
Secondo quanto emerso finora, sul corpo della donna non ci sarebbero segni evidenti di morte violenta, ma sarà l’autopsia a stabilire con chiarezza le cause del decesso. Le indagini sono ancora in corso e non si esclude alcuna ipotesi. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della 47enne, i suoi movimenti e le persone con cui è entrata in contatto.
Daniela, secondo le prime informazioni, aveva da poco iniziato questa nuova convivenza, lasciandosi alle spalle una relazione precedente. «Era una donna riservata, ma gentile», raccontano alcuni conoscenti della zona.
Al momento, l’attenzione degli investigatori è concentrata anche su eventuali elementi tossicologici e sulle condizioni dell’abitazione al momento del ritrovamento. La salma è stata trasferita all’Istituto di Medicina Legale, dove verranno effettuati gli esami di rito. Solo nei prossimi giorni sarà possibile capire se si sia trattato di un malore improvviso, di un gesto volontario o se dietro la tragedia si nasconda qualcosa di più complesso.