
In un contesto abitualmente tranquillo, dove raramente si registrano episodi di cronaca nera, si è consumato un dramma che ha lasciato una comunità intera sotto shock. Una donna è stata trovata priva di vita all’interno della sua abitazione, in circostanze che fanno ipotizzare un gesto deliberato e non casuale.
Le autorità stanno raccogliendo informazioni per ricostruire gli ultimi momenti della vittima e chiarire ogni dettaglio. A colpire, secondo i primi rilievi, è l’assenza di segni evidenti di scasso o furto: un particolare che apre scenari inquietanti e suggerisce una possibile conoscenza tra la donna e chi l’ha aggredita.

La tragedia a Fregene: “Era una persona tranquilla”
Il fatto è avvenuto a Fregene, in una zona residenziale non distante dal mare. Stefania Camboni, vedova dal 2020 e madre di due figli, è stata trovata senza vita nella sua abitazione, massacrata con diverse coltellate. A fare la drammatica scoperta è stato proprio uno dei suoi figli, che ha raccontato di essere andato a trovarla in mattinata, come faceva spesso.
Secondo quanto riferito, la donna viveva in una porzione di villetta, accanto a quella dove risiedevano il figlio e la compagna. Gli inquirenti hanno ascoltato entrambi, nel tentativo di raccogliere elementi utili alle indagini. Sul caso lavorano i carabinieri, coordinati dalla procura, che al momento non escludono alcuna pista, ma stanno verificando anche l’eventuale esistenza di tensioni o problemi economici in ambito familiare.
“Conoscevamo la signora di vista, era una persona tranquilla”, hanno raccontato alcuni vicini. “È stato uno shock apprendere la notizia della sua morte, non sappiamo ancora bene cosa sia realmente accaduto. Questa mattina, già poco dopo le 7, abbiamo visto aggirarsi i carabinieri nella zona, che è abitualmente tranquilla”.
Stefania Camboni, 56 anni, aveva perso il marito, Giorgio Violoni, quattro anni fa. L’uomo era molto conosciuto nella zona, soprattutto per il suo passato da calciatore: aveva militato nel Maccarese e anche nella Lazio Primavera. Una famiglia nota e stimata, che oggi si trova al centro di un’indagine complessa e dolorosa.
La casa dove è avvenuto il ritrovamento non presentava segni di effrazione né evidenti manomissioni, rafforzando l’ipotesi che l’autore del gesto fosse qualcuno che la donna conosceva. Le prossime ore saranno cruciali per fare chiarezza.