
Primavera 2027. La vela mondiale tornerà a parlare napoletano, e stavolta lo farà sul serio. Non solo World Series, non solo assaggi. La Louis Vuitton Cup che si disputerà nel Golfo partenopeo sarà decisiva per l’assegnazione della 38ª America’s Cup. Un ritorno in grande stile, in una città che già nel 2012 aveva fatto innamorare tutti con la sua passione incontenibile per il mare.
C’è un’immagine che resta negli occhi: piazza del Plebiscito trasformata in teatro liquido sotto un acquazzone che non fermò nulla, nemmeno la grande brocca, simbolo della Coppa. Quella scena è diventata un simbolo, come a dire che Napoli non si tira mai indietro, nemmeno quando piove a secchiate.
Bagnoli, cuore e motore dell’evento
Le regate si svolgeranno tra Castel dell’Ovo e Posillipo, lo specchio d’acqua più affascinante del Mediterraneo. Ma il baricentro a terra sarà Bagnoli, ex area industriale oggi al centro di un ambizioso progetto di rigenerazione urbana.
“La chiave di tutto sarà Bagnoli”, ha spiegato infatti il sindaco e commissario straordinario Gaetano Manfredi. “Il risanamento ambientale è già in corso e l’America’s Cup sarà un acceleratore incredibile per turismo, economia del mare, imprenditoria locale e formazione. Una vetrina che mostrerà ciò che Bagnoli potrà diventare”.
Le basi operative dei team sorgeranno lì, dove un tempo si alzavano le ciminiere. Saranno cantieri del futuro, non solo per la vela, ma per un’intera comunità che aspetta da decenni di riconquistare il proprio mare.

Una sfida mondiale tra i vicoli e le onde
Ospitare la regata più prestigiosa del mondo non è solo una questione sportiva. È identità, è riscatto, è un’occasione storica. “Abbiamo lavorato con il Governo per mesi a questa candidatura”, ha aggiunto Manfredi, ringraziando Giorgia Meloni, Andrea Abodi e tutti gli attori coinvolti.
I numeri parlano chiaro: Valencia, Barcellona, Auckland hanno beneficiato di impatti economici enormi. Napoli promette di fare lo stesso, con in più la magia del suo Golfo, la spinta di una città che sa abbracciare il mondo e il desiderio di lasciare un’eredità tangibile per il futuro.
Napoli capitale del vento
Il 2027 sarà l’anno in cui il mare di Napoli tornerà a essere non solo un luogo speciale, ma anche il centro di una rinascita che coinvolgerà tutti i cittadini. E che darà una spinta importante a molte attività, colte a riportare la città e il suo Golfo all’attenzione del mondo intero.
Con le vele che sfiorano le acque, i riflessi del sole su Posillipo e il popolo affacciato da via Caracciolo come su una curva da stadio. Un rito collettivo, un ritorno alla bellezza, una Coppa che Napoli non vuole solo ospitare, ma onorare con tutto il suo calore.