
PRATO – Svolta nelle indagini sull’omicidio di Vladimir Lleshi, il cittadino albanese di 37 anni accoltellato a morte lo scorso 8 maggio durante una rissa avvenuta in un giardino pubblico tra via Corridoni e via Baracca. Nella giornata di ieri, la squadra mobile e la Procura dei Minori hanno disposto il fermo di un ragazzo di 17 anni, ospite di una struttura di accoglienza in città, con l’accusa di omicidio volontario.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato proprio il minorenne a colpire la vittima con un cacciavite, arma che è stata recuperata e che ora è oggetto di accertamenti tecnico-scientifici. I colpi sarebbero compatibili con le ferite riportate da Lleshi, deceduto poco dopo l’aggressione per l’emorragia causata dai fendenti.

Il 17enne era stato già ascoltato subito dopo i fatti insieme a un 19enne connazionale, anch’egli residente nella stessa struttura. In un primo momento, entrambi erano stati rilasciati. Tuttavia, le loro dichiarazioni hanno destato forti dubbi negli investigatori. Gli sviluppi delle indagini, supportati da riscontri tecnici e testimonianze, hanno poi portato a concentrare le responsabilità sul più giovane.
Il 19enne avrebbe avuto con sé un trincetto, ma ha dichiarato di averlo abbandonato prima che iniziasse lo scontro. La polizia giudiziaria, per ora, ritiene la sua versione plausibile. I due ragazzi si sarebbero presentati all’incontro con Lleshi per un chiarimento legato a una ragazza, ma la situazione è degenerata rapidamente in una lite violenta, durante la quale è rimasto ferito anche un 21enne, accompagnatore della vittima.
Al momento della rissa sarebbero stati presenti anche altri due giovani albanesi, ritenuti vicini ai due indagati. Anche loro sono stati ascoltati dagli investigatori per chiarire il quadro complessivo dell’episodio e accertare eventuali ulteriori responsabilità.
Intanto emergono nuovi dettagli sulla figura di Vladimir Lleshi: l’uomo era latitante da tempo. Su di lui pendeva una condanna a otto anni per rapine commesse nella provincia di Pistoia. Era evaso ed era riuscito a far perdere le proprie tracce, fino al tragico epilogo della scorsa settimana nei giardini di Prato.