
Una manifestazione legata a tematiche internazionali ha fatto irruzione in un evento culturale di grande richiamo, portando con sé tensione e proteste. L’azione è scaturita da una contestazione riguardante la presenza di un ospite ritenuto divisivo, in un contesto che si propone invece come punto di incontro tra culture e pensieri.
La situazione si è fatta via via più tesa, quando un gruppo di manifestanti si è radunato davanti all’ingresso principale del centro fieristico dove si stava svolgendo la manifestazione. Il presidio è sfociato rapidamente in un’azione fisica contro le barriere che separavano i manifestanti dal cuore dell’evento.
Tensione durante un evento culturale: protesta per la Palestina
È accaduto oggi al Salone del Libro di Torino, durante la giornata inaugurale. I manifestanti si sono presentati ai cancelli del Lingotto, dove era previsto un incontro con Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica torinese, e lo storico Claudio Vercelli. L’evento è stato annullato su invito della questura, ma non è bastato a placare la protesta.
pro pal al Salone del Libro di Torino…
— 𝔻𝕆ℝ𝕀𝔸ℕ 𝔾ℝ𝔸𝕐 ™🇮🇹 𝕏 🧱🗿 ✠ (@FantomasRitorna) May 15, 2025
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I partecipanti al corteo hanno cominciato a battere sulle griglie, riuscendo a creare un varco nei pressi dell’ingresso, forzando così l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno eseguito una carica di alleggerimento per evitare l’invasione degli spazi interni.
Nel frattempo, sei attivisti erano già riusciti a entrare nei padiglioni della fiera e, pur senza fare irruzione in una delle sale, si sono avvicinati alla presentazione del libro “La cultura dell’odio” di Nathan Greppi. Davanti alla sala, hanno srotolato una bandiera palestinese, inscenando un sit-in silenzioso.
La protesta era stata promossa dal comitato Torino per Gaza e mirava a contestare la partecipazione al Salone di un “giornalista sionista”. Una delle manifestanti ha preso la parola al megafono: “È vergognoso che questo accada in un posto che si autodefinisce la punta di diamante della cultura a Torino, per di più nell’anniversario della Nakba, l’esodo forzato dei palestinesi dalle loro terre”.
Alla mobilitazione hanno preso parte anche rappresentanti del Collettivo Universitario Autonomo, di Potere al Popoloe di Rifondazione Comunista. La direzione dell’evento non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma la sicurezza è stata visibilmente rafforzata in tutta l’area espositiva.