
Un tragico lutto familiare ha colpito Gianmarco Tamberi, campione olimpico di salto in alto, simbolo dello sport italiano nel mondo. Martedì 13 maggio, lo zio Giorgio Bartolucci, 61 anni, è stato stroncato da un arresto cardiaco mentre camminava con un amico nei sentieri del Coppo, a Sirolo, nelle Marche. L’imprenditore si è accasciato al suolo all’improvviso, senza dare il tempo a chi era con lui di comprendere l’entità del malore. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori.
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L’allarme è stato lanciato tempestivamente al 112, attivando l’intervento della Croce Bianca di Numana, dell’automedica di Loreto e degli operatori del 118. Nonostante l’utilizzo del defibrillatore e un lungo massaggio cardiaco, per Giorgio Bartolucci non c’è stato nulla da fare. Una morte che ha lasciato sgomenta la comunità locale e, soprattutto, la famiglia Tamberi.
Un legame familiare profondo e autentico
Giorgio Bartolucci, noto imprenditore di Camerano, era titolare della Bartolucci Fixing System, azienda specializzata nella produzione di sistemi di fissaggio in plastica. Marito di Catia Piastrellini, sorella della madre del campione, era padre di due figli, Leonardo e Tommaso. Uomo di grande umanità, appassionato di sport, in particolare di basket, era considerato una figura solida e di riferimento nell’ambito familiare.
Il dolore per la perdita è stato reso pubblico da Gianmarco Tamberi con una storia Instagram toccante, accompagnata da una foto e parole di grande impatto emotivo: «Sei stato un maestro di vita», ha scritto, aggiungendo senza filtri: «A volte la vita sa essere veramente una merda». Parole che raccontano non solo la sofferenza, ma anche la trasparenza e l’autenticità di un atleta che, pur abituato alle luci dei riflettori, non ha mai avuto timore di mostrare le proprie fragilità.
I rilievi dei carabinieri e l’attesa dei funerali
Sul luogo del decesso sono intervenuti anche i carabinieri di Numana, per effettuare i rilievi di rito e chiarire le circostanze della tragedia, anche se tutto lascia pensare a un decesso per cause naturali. Il corpo di Giorgio Bartolucci è stato trasferito alla Casa Funeraria di San Biagio di Osimo, dove resterà in attesa dei funerali, la cui data non è ancora stata comunicata ufficialmente.
L’improvvisa scomparsa ha suscitato un’ondata di cordoglio tra amici, conoscenti e colleghi. La figura di Bartolucci era ben conosciuta nel mondo imprenditoriale locale per la sua serietà, il suo spirito innovativo e l’impegno costante nel settore. Il suo entusiasmo per lo sport e la vicinanza al nipote Gianmarco Tamberi erano parte integrante della sua identità.

Una perdita che colpisce lo sport e la famiglia
La morte di Giorgio Bartolucci arriva in un momento delicato per l’atleta marchigiano, che si sta preparando ai prossimi impegni sportivi. Ma, ancora una volta, la vita fuori dal campo irrompe con forza, ricordando come anche i grandi campioni siano uomini prima che sportivi, esposti alle stesse emozioni, agli stessi dolori, alle stesse perdite.
Gianmarco Tamberi, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, ha sempre condiviso con il pubblico ogni passaggio della sua vita sportiva e personale, costruendo un rapporto di sincerità con i propri tifosi. Questo ennesimo dolore lo riporta al centro di una dimensione più intima e familiare, dove le vittorie non bastano a compensare l’assenza di chi se ne va.
Con questo addio, Tamberi consegna un’altra pagina intensa del suo vissuto, lasciando che siano le parole e le immagini a raccontare un legame spezzato troppo presto. E mentre il mondo dello sport si stringe attorno a lui, il silenzio del lutto rende più forti le parole che ha scelto per salutare lo zio: «Un maestro di vita».