
Ha fatto rapidamente il giro dei social la scena in cui il primo ministro albanese Edi Rama si inginocchia davanti alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, appena giunta a Tirana per il sesto vertice della Comunità politica europea. Un gesto teatrale, accompagnato da un sorriso e da mani giunte, con l’ombrello posato di lato, che ha suscitato un misto di ilarità, sconcerto e critiche.
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“Edi, dai no!”, ha reagito Meloni con tono divertito. Poi, poco dopo, ha scherzato con i giornalisti presenti: “Lo fa solo per sembrare alto quanto me”. La scena è stata immortalata da fotografi e operatori ed è divenuta virale, ma non tutti l’hanno accolta con leggerezza.
Critiche sui social al gesto di Rama
Il siparietto tra Rama e Meloni ha diviso l’opinione pubblica. Sui social si sono moltiplicati i commenti critici. “Se fossi albanese mi sentirei umiliato”, scrive un utente. “Non esiste un protocollo?” e “Scenetta patetica, gesto eccessivo”, si legge tra le osservazioni più caustiche. Se da una parte c’è chi ha interpretato la scena come una manifestazione scherzosa di stima e ospitalità, altri l’hanno letta come un comportamento fuori luogo per un leader politico, in un contesto istituzionale di alto profilo.

In ogni caso, il gesto ha acceso i riflettori su un summit che, al di là delle immagini folkloristiche, si è svolto in un clima di forte tensione geopolitica e intensi lavori diplomatici.
Al centro del vertice il conflitto in Ucraina
Il sesto vertice della Comunità politica europea, iniziativa lanciata nel 2022, ha riunito a Tirana i rappresentanti di 47 Paesi, tra cui 20 nazioni extra-UE. Un appuntamento fondamentale per discutere le grandi questioni che attraversano il continente, a partire dal conflitto in Ucraina.
Presente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha partecipato a una serie di incontri chiave. Tra questi, il primo incontro trilaterale a Istanbul tra le delegazioni ucraina, turca e americana, durato circa un’ora. Erano presenti il segretario di Stato USA Marco Rubio, il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan e Andrii Yermak, capo dell’ufficio presidenziale ucraino.
Sempre nella mattinata, intorno alle 12.20 (ora italiana), ha avuto luogo un incontro bilaterale tra Ucraina e Russia, un momento delicato in un contesto di sforzi diplomatici tesi a costruire un percorso di pace.
Meloni: “Serve un cessate il fuoco incondizionato”
Nel suo intervento, Giorgia Meloni ha ribadito la necessità di insistere per “un cessate il fuoco incondizionato” e per “un accordo di pace serio che dia garanzie di sicurezza a Kiev”. La premier ha sottolineato la determinazione italiana a non arrendersi di fronte alle difficoltà: “Non dobbiamo gettare la spugna”, ha affermato, lanciando un messaggio diretto a quei Paesi che sembrano esitare davanti alla prospettiva di un dialogo effettivo.
La premier ha inoltre parlato di “propaganda” che in queste ore avrebbe mostrato chi sia effettivamente disposto a lavorare per la pace e chi meno. Un’affermazione che si inserisce nel quadro delle tensioni internazionali e delle divergenze emerse anche tra gli stessi Stati europei sul ruolo da tenere nei confronti di Mosca.
🇦🇱🇮🇹 Albanian PM Edi Rama, host of the EPC Summit in Tirana, knelt before Italian Prime Minister Giorgia Meloni as she arrived on the red carpet. pic.twitter.com/8U0x5d9Gui
— kos_data (@kos_data) May 16, 2025
Immigrazione e allargamento europeo tra i temi in agenda
Tra i temi discussi al summit anche la gestione dei flussi migratori, su cui Meloni ha voluto rimarcare i progressi ottenuti. “La velocità dei lavori dimostra il funzionamento dei rimpatri in Albania e stiamo andando avanti come promesso”, ha dichiarato, difendendo il controverso accordo italo-albanese sui migranti.
Il vertice è stato preceduto, nella serata del 15 maggio, da una cena riservata tra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e i sei leader dei Balcani Occidentali, coinvolti nel processo di allargamento dell’Unione europea.
L’apertura ufficiale del summit è stata affidata a uno spettacolo di danze tradizionali albanesi, a cui ha fatto seguito l’arrivo dei leader europei e la sessione plenaria. I lavori sono poi proseguiti con diversi tavoli tematici, dedicati alla sicurezza, alla cooperazione energetica e al rafforzamento dei rapporti tra UE e Paesi partner.
Una vetrina diplomatica tra simboli e strategie
Se l’immagine più condivisa del vertice rimarrà probabilmente quella dell’inginocchiamento di Edi Rama davanti a Giorgia Meloni, la sostanza del summit ha riguardato temi di primaria importanza per il futuro dell’Europa. Il gesto del premier albanese, criticato da alcuni e accolto con leggerezza da altri, ha comunque catalizzato l’attenzione su un incontro che si propone di rafforzare il dialogo politico tra Paesi UE ed extra-UE. Tra simboli e strategie, la Comunità politica europea cerca di farsi spazio come forum stabile e influente in un’epoca di grandi incertezze.