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Messina Denaro, scoperta clamorosa grazie all’intelligenza artificiale: inchiodati così

Pubblicato: 16/05/2025 18:21

Negli ultimi anni, il ruolo della tecnologia nelle indagini giudiziarie è diventato sempre più centrale. In particolare, l’utilizzo di strumenti avanzati ha permesso di superare limiti investigativi che, in passato, avrebbero richiesto tempi molto più lunghi e risorse più estese. Alcuni casi recenti dimostrano chiaramente come l’intelligenza artificiale possa diventare un alleato strategico anche nelle operazioni più delicate.

In un’indagine che ha coinvolto figure di primo piano della criminalità organizzata, gli strumenti digitali hanno permesso agli investigatori di ottenere risultati concreti e documentati in tempi sorprendenti. Tra incroci di immagini, tracciamenti e incastri di dati, una rete di contatti che operava nell’ombra è venuta alla luce.

L’IA accelera le indagini: così è stato ricostruito il reticolo di complicità

L’intelligenza artificiale ha contribuito alle indagini sulla rete di favoreggiatori che hanno protetto la latitanza di Matteo Messina Denaro. Grazie all’IA, gli investigatori hanno potuto selezionare in tempi decisamente più brevi le immagini delle telecamere piazzate nel Trapanese, arrivando così a ricostruire gli spostamenti dell’auto utilizzata dal capomafia nell’ultimo periodo.

In questo modo, ad esempio, è stato possibile individuare alcuni tragitti percorsi e identificare persone entrate in contatto con lui. Tra queste, Floriana Calcagno, insegnante arrestata il 14 aprile scorso con l’accusa di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati.

Anche grazie all’analisi automatizzata delle immagini e all’incrocio con i tabulati telefonici, è stato accertato che la Calcagno – per un periodo amante del boss – e Messina Denaro si sono incontrati 35 volte in poco più di due mesi. Le prove raccolte hanno permesso di ricostruire con precisione i movimenti dell’insegnante e del capomafia.

Una ricostruzione che ha messo in discussione la versione fornita dalla donna, che si era presentata spontaneamente in Procura dopo la cattura dell’uomo, sostenendo di averlo conosciuto solo come Francesco Salsi e di aver avuto con lui solo sporadici incontri. Ma le indagini parlano chiaro: la relazione era tutt’altro che fugace.

Messina Denaro fu ospite nella casa al mare della professoressa per tutta l’estate del 2022, e i due si sono incontrati decine di volte. Calcagno, soprannominata ‘luce’ dal padrino – come annotato da lui stesso sul calendario in corrispondenza degli appuntamenti – si sarebbe recata più volte nel covo di Campobello di Mazara. In almeno un’occasione avrebbe consegnato un pacco, presumibilmente contenente denaro, al latitante.

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