
La semifinale fra Lorenzo Musetti e Carlos Alcaraz era uno degli eventi più attesi dagli appassionati di tennis, non solo quelli romani ma di tutta Italia. Di fronte due tennisti dotati di grande talento, istintivi, capaci di invenzioni che infiammano la platea. A Montecarlo, in finale, aveva prevalso lo spagnolo in tre set, ma l’italiano era stato frenato da un infortunio muscolare nel secondo parziale.
Musetti, la tensione gioca un brutto scherzo
Il peso delle responsabilità, dato dal giocare in casa, ha bloccato il bel tennis espresso dal Muso fino alla partita con Zverev. Dopo avere sconfitto il numero 3 del mondo e Medvedev, il nostro campione ha iniziato il match molto contratto, mentre Alcaraz è sembrato da subito molto concentrato e in palla. Lorenzo ha ceduto il game iniziale sul suo servizio e poi ha subito un altro break, finendo per trovarsi sotto per 1-4.
Lasciare l’iniziativa al fuoriclasse spagnolo quando è in giornata non è mai una buona idea, e Musetti lo sa. Sull’1-4, finalmente, Lorenzo ha cominciato a lasciar andare il dritto e a muovere l’avversario, recuperando uno dei due break di svantaggio in un game lunghissimo in cui Alcaraz ha avuto anche due palle per il 5-1. Nel game successivo l’italiano cancella tre palle break e si porta sul 3-4.
Un secondo set più equilibrato, ma non basta
Lorenzo è di nuovo in partita, ma non riesce lo stesso a trovare continuità e sbaglia alcune scelte, mentre lo spagnolo è solidissimo. La logica conseguenza è un altro break: il set si conclude sul 6-3 per il murciano. L’inizio del secondo set vede un Musetti più aggressivo, e il risultato si vede: break al primo game e l’azzurro si porta avanti. Il match vive un momento strano: Alcaraz recupera subito, ma poi ha un passaggio a vuoto: tre break consecutivi, si va sul 2-1 per il Muso, che però ha bisogno di un aiuto maggiore dal servizio.

La partita finalmente cresce di qualità e di intensità. Il game del 4-2 per Musetti è magnifico, incorniciato da una splendida veronica a rete di Lorenzo. Ma Alcaraz non molla mai. E, complice anche un servizio di Lorenzo meno efficace del solito, riesce a recuperare e a portarsi sul 5-4 a suo favore, chiudendo il game del 4-4 che gli vale il controbreak con un dritto impressionante.
Il Muso mostra la sua frustrazione spaccando una racchetta e prendendosi un 15 di penalità. Sul 6-5 per Alcaraz, Musetti è costretto a fronteggiare un primo match point, ma riesce ad annullarlo con un gran dritto. L’italiano si aggrappa al match e impatta sul 6-6: decide il tie-break. Alcaraz si porta subito avanti per 3-1, poi 4-2. Si cambia campo con lo spagnolo vicino alla vittoria. Lì Lorenzo ha un colpo di coda e riesce a recuperare da 5-2 a 5-4 e servizio.
Il Foro Italico aspetta Sinner
Ma Alcaraz, quando sente l’odore del sangue, non sbaglia. E nonostante la buona volontà, il Musetti di oggi non era in grado di contrastarlo. Servizio intermittente, colpi non al meglio e soprattutto meno mobilità del solito, un segno della tensione che ha attanagliato il nostro campione.
Lorenzo gioca una smorzata incomprensibile e regala due match point al suo avversario, che non si fa scappare l’occasione e chiude 6-3, 7-6. Peccato, perché il Musetti dei giorni scorsi se la sarebbe giocata. E ora il Foro Italico aspetta Sinner, e sogna una finale stellare fra Jannik e Carlos, amici-avversari che da sempre, nei loro confronti diretti, danno spettacolo. Vedremo come andrà la semifinale di Jannik, appuntamento a domenica per la finale.