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Garlasco, martedì saranno interrogati Sempio, Stasi e Marco Poggi

Pubblicato: 17/05/2025 13:08

“Sono stanco, ma pronto a tutto quello che verrà”, ha dichiarato Andrea Sempio ai microfoni di Quarto Grado, il programma di Rete4. È l’unico indagato per omicidio in concorso nella nuova inchiesta sulla morte di Chiara Poggi, la ragazza uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Un caso già chiuso con sentenza definitiva nel 2014, ma che oggi, a quasi diciotto anni dai fatti, si è riaperto sotto una luce del tutto diversa.

Per la seconda volta in meno di una settimana, Sempio si è recato oggi dai carabinieri. Il 37enne, accompagnato dall’avvocato Angela Taccia, che lo rappresenta insieme al collega Massimo Lovati, avrebbe fatto visita alla caserma presumibilmente per il dissequestro di un telefono cellulare sequestrato dai militari. Diversamente da quanto accaduto giovedì scorso, questa volta non erano presenti giornalisti ad attenderlo.

Tre volti chiave nella stessa giornata

Martedì 20 maggio si preannuncia come una data cruciale per l’indagine. Alle ore 14, Sempio sarà interrogato in Procura a Pavia, con la possibilità di scegliere se rispondere alle domande o rilasciare solo dichiarazioni spontanee. Ma nella stessa giornata, a Pavia, sarà ascoltato anche Alberto Stasi, l’ex fidanzato della vittima, già condannato nel 2015 a 16 anni di carcere per l’omicidio di Chiara Poggi. A completare il quadro, Marco Poggi, fratello della vittima, sarà interrogato come testimone a Venezia. Secondo quanto riportato dal Tg1, la sua audizione è ritenuta importante per ricostruire le abitudini e le relazioni del gruppo di amici di cui faceva parte anche Sempio.

Amico del fratello della vittima, Sempio ha raccontato di aver vissuto con angoscia la perquisizione avvenuta mercoledì scorso nella sua abitazione a Voghera. “Pensavi fosse un arresto?”, gli ha chiesto il cronista. “All’inizio l’ho pensato…”, ha risposto. “Sono dispiaciuto per i miei genitori, per gli amici. Ma faremo tutto il necessario, passo dopo passo.”

Un vecchio articolo, nuovi sospetti

Nel frattempo, gli investigatori hanno esteso gli accertamenti. Il Dna di Sempio, insieme a quello di altre dieci persone — tra cui le sorelle Cappa, cugine di Chiara Poggi — è ora al vaglio degli esperti. Particolare attenzione è rivolta a un elaborato scritto da Sempio nel 2013, durante un corso post-diploma, incentrato proprio sul delitto di Garlasco. Il documento è ora oggetto di ricerche tra i materiali sequestrati e negli archivi della fondazione che aveva organizzato il corso.

“Non ci preoccupa”, ha detto l’avvocato Lovati. “È solo un esercizio di scrittura su un caso di cronaca giudiziaria che all’epoca era di moda.”

Le armi mai trovate e l’incidente probatorio

Durante il blitz di mercoledì, i carabinieri hanno recuperato da un canale a Tromello alcuni oggetti metallici: un attizzatoio, una mazzetta da muratore, e parti di un’ascia. Gli inquirenti cercano ora possibili compatibilità con l’arma del delitto, mai individuata nelle precedenti indagini.

Il giorno dopo, i difensori si sono presentati al Palazzo di giustizia di Pavia per l’udienza sull’incidente probatorio, che dovrà fissare tempi e modalità delle analisi genetiche sui due profili maschili trovati sotto le unghie della vittima. Si attende una valutazione scientifica sulla possibilità di un riscontro con il Dna di Sempio.

“Sarà un’indagine lunga”, ha commentato l’avvocato. “Siamo confusi, è un’indagine confusa fin dall’origine. Già la prospettazione dell’accusa è confusa. Accusa confusa, fa anche rima”, ha aggiunto con ironia.

Un caso che torna a far rumore

Il ritorno sulla scena giudiziaria di Andrea Sempio coincide con il riemergere di dubbi e interrogativi che sembravano sopiti. Nonostante la condanna definitiva di Stasi, tutto torna in movimento: nuove audizioni, nuove perquisizioni, nuovi protagonisti. E Sempio, fino a ieri solo una figura laterale, è oggi al centro della scena.

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Ultimo Aggiornamento: 17/05/2025 21:16

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