
Paola e Stefania Cappa, gemelle e cugine della vittima, tornano prepotentemente al centro delle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi. Sebbene non indagate, le due donne sono chiamate a fornire il loro DNA, insieme ad altre persone che frequentavano casa Poggi all’epoca del delitto. Un richiamo che segna un capitolo inaspettato per una vicenda complessa, iniziata il 13 agosto 2007, quando Chiara fu trovata senza vita nella sua abitazione di Garlasco.
Un coinvolgimento precoce
Le gemelle Cappa entrarono nelle dinamiche del caso sin dalle ore successive al delitto. Come riportato da La Stampa in un articolo del 22 agosto 2007, il giorno del ritrovamento del corpo, una delle sorelle si avvicinò alle forze dell’ordine presenti davanti alla casa con una dichiarazione sorprendente: «Fatemi entrare, per favore. Perché mia cugina era allergica al lattosio, s’era già sentita male una volta. Non vorrei che fosse successo qualcosa di simile».
Il commento, percepito come irrilevante, è stato trascurato all’epoca ma oggi torna in una nuova luce. Le gemelle, inoltre, attirarono l’attenzione mediatica creando un fotomontaggio con Chiara, gesto che ora, dopo 18 anni, rischia di rivoltarsi contro di loro.
Riletture e nuove ombre
La loro ricomparsa nelle indagini è legata alla rilettura di vecchie testimonianze e al confronto con nuovi indizi. Tra le figure chiave riemerse c’è anche Marco Panzarasa, migliore amico di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara e unico condannato per l’omicidio.
Panzarasa, interrogato più volte, ha ricordato che il giorno del ritrovamento del corpo ricevette una telefonata da Stefania Cappa, che lo avvisava della morte della cugina. Ha inoltre spiegato il motivo di un incontro con Stasi pochi giorni prima dell’omicidio, quando gli consegnò una cartolina di Londra per proteggerla nel suo bagaglio rigido.
Indagini scientifiche e dubbi
Le nuove analisi, previste tra meno di un mese, si concentreranno sui contenitori del latte e dei biscotti trovati accanto alla tv accesa, indizi che suggeriscono un’interruzione improvvisa della colazione di Chiara. Gli investigatori ipotizzano che l’assassino fosse una persona di fiducia, considerato che la vittima, in pigiama, non si difese.
Chi è “Ignoto 2”?
La ricerca del cosiddetto Ignoto 2, figura mai identificata ma ritenuta potenzialmente legata al delitto, coinvolge non solo le gemelle Cappa ma anche altre persone del contesto familiare e sociale di Chiara. Tra queste, si riaffaccia il nome di Andrea Sempio, amico della vittima e già oggetto di accertamenti negli anni passati.
A quasi due decenni dal delitto, il caso Poggi sembra lontano dalla conclusione, con nuove ombre e interrogativi che potrebbero finalmente fare luce su una delle pagine più enigmatiche della cronaca italiana.