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Italia, massacrato e lasciato agonizzante per 17 ore: l’accusa micidiale sui figli

Pubblicato: 17/05/2025 11:21

Negli ultimi giorni, un tragico episodio ha scosso profondamente una piccola comunità del Nord Italia. Una vicenda familiare, che inizialmente sembrava un banale incidente domestico, si è rapidamente trasformata in un caso giudiziario che sta sollevando interrogativi inquietanti.

Le prime ricostruzioni parlavano di una caduta accidentale avvenuta in casa, ma col passare delle ore e con l’arrivo dei risultati preliminari da parte dei medici e degli inquirenti, la situazione ha preso una piega ben diversa. Due persone vicine alla vittima, suoi familiari, sono ora finite sotto indagine.

La vittima è Germano Giaj Levra, 91 anni, ex assicuratore molto noto in zona. Viveva con i suoi tre figli in un appartamento in centro. È stato soccorso dopo una presunta caduta, ma le gravi fratture riportate — in particolare al cranio e alle costole — non sarebbero compatibili con quanto dichiarato da uno dei figli, secondo i primi rilievi medici.

Le autorità hanno quindi deciso di ascoltare i familiari, e il giorno dopo il decesso, il figlio Davide, 58 anni, è stato formalmente indagato con l’accusa di omicidio aggravato. Descritto da alcuni vicini come «aggressivo» e spesso in difficoltà economiche, «sempre a caccia di soldi dal padre», l’uomo sarebbe stato l’ultimo a trovarsi da solo in casa con Germano. Secondo la ricostruzione investigativa, l’aggressione sarebbe avvenuta il 13 maggio, seguita da un ritardo nella richiesta di aiuto.

Nel corso delle ore, anche il fratello maggiore, Mauro, 61 anni, è finito sotto inchiesta per omissione di soccorso. Stando agli elementi emersi, non era presente durante l’aggressione, ma al suo rientro non avrebbe chiamato immediatamente i soccorsi, lasciando il padre agonizzante per circa 17 ore.

Il corpo di Germano mostrerebbe segni di maltrattamenti precedenti, con lesioni non riconducibili al giorno della morte, e anche evidenti segni di trascuratezza. Il sospetto è che fosse vittima di abusi fisici ripetuti.

Il terzo figlio della vittima, secondo quanto riportato, non sarebbe stato in casa al momento dei fatti e non risulta al momento coinvolto nell’inchiesta. L’autopsia nei prossimi giorni sarà decisiva per fare chiarezza su una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità.

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Ultimo Aggiornamento: 17/05/2025 11:26

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