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Modello 730 precompilato, ecco i documenti e i giustificativi che devi conservare per 5 anni

Pubblicato: 17/05/2025 10:17
Modello 730 precompilato

Chi decide di inviare il Modello 730 precompilato senza modifiche può evitare di conservare la documentazione relativa agli oneri detraibili o deducibili già comunicati all’Agenzia delle Entrate da soggetti terzi, come banche, assicurazioni e farmacie. Tuttavia, se il contribuente apporta modifiche – ad esempio aggiungendo nuove spese o correggendo importila conservazione della documentazione fiscale diventa obbligatoria. Ma quali sono i documenti che devono essere conservati? E per quanto tempo? Secondo quanto stabilito dall’articolo 5 del D.lgs. 175/2014, se il contribuente modifica o integra i dati presenti nel 730 precompilato, sarà tenuto a giustificare tali modifiche in caso di controlli fiscali. La normativa sulla conservazione dei documenti del 730 si intreccia con le disposizioni sui controlli formali previsti dall’articolo 36-ter del DPR 600/1973. In concreto, l’Agenzia delle Entrate potrà effettuare verifiche documentali soltanto per le spese modificate rispetto alla versione precompilata. Le spese invariate non saranno oggetto di controlli formali, anche se restano possibili accertamenti su requisiti e condizioni per ottenere agevolazioni fiscali.
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Quando conservare i documenti del 730

Vediamo quali sono i documenti da conservare per il Modello 730 precompilato pe per quanti anni:
Spese sanitarie: Se accettate così come presenti nella dichiarazione precompilata, non è necessario conservare scontrini o fatture, poiché sono già stati trasmessi attraverso il Sistema Tessera Sanitaria. Tuttavia, per spese sanitarie non presenti nella precompilata (ad esempio effettuate all’estero), la documentazione va conservata.
Interessi mutuo: se non si modificano i dati precompilati, non serve conservare le quietanze già comunicate dalle banche. Bisogna invece conservare la documentazione che attesti l’uso dell’immobile come abitazione principale.
La forma della conservazione è libera: è possibile tenere copie cartacee o digitali (scansioni), purché siano leggibili e integre. I documenti fiscali vanno conservati fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione. Quindi, per un 730 presentato nel 2025 (anno d’imposta 2024), la scadenza di conservazione è 31 dicembre 2030. I documenti e i giustificativi vanno quindi conservati per 5 anni.

pila di documenti

Eccezioni: conservazione prolungata per oneri rateizzati

Attenzione ai casi di detrazioni fiscali rateizzate, come quelle per ristrutturazioni edilizie o per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici con il bonus mobili. In questi casi, la documentazione va conservata fino al termine di prescrizione relativo alla dichiarazione in cui si detrae l’ultima rata. Se, ad esempio, l’ultima quota viene portata in detrazione nel 2034, la documentazione andrà conservata fino al 31 dicembre 2039.

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