
In un momento in cui gli equilibri geopolitici globali restano instabili, il confronto tra le grandi potenze torna a occupare il centro della scena. Dichiarazioni recenti da parte di una figura di spicco del panorama politico internazionale riaccendono i riflettori su uno dei conflitti più gravi dell’ultimo decennio, lasciando intravedere ipotesi di svolta, ma anche nuove tensioni.
L’approccio, come spesso accade, si muove tra apertura al dialogo e minacce economiche. Il messaggio lanciato è chiaro: la pazienza si sta esaurendo, ma la possibilità di un’intesa è ancora sul tavolo.
“Putin è stanco, vuole un accordo”
Arriva la svolta da parte di Trump, che sul social Truth annuncia: «Parlerò con Putin lunedì alle 10. Itemi della chiamata con Putin saranno fermare il bagno di sangue che sta uccidendo, in media, più di 5 mila soldati russi e ucraini alla settimana, e il commercio». In seguito Trump ha detto che parlerà anche con Zelensky e vari membri della Nato.
Donald Trump, precedentemente intervenendo durante un’intervista televisiva, ha rilanciato l’idea che Vladimir Putin sia pronto a negoziare una fine del conflitto, ma ha anche annunciato che nuove sanzioni sono pronte a scattare qualora i negoziati non portino a risultati concreti. “Imporrò sanzioni se non raggiungeremo un accordo”, ha dichiarato. “Sarebbe devastante per la Russia, perché sta attraversando un periodo difficile con l’economia, i prezzi del petrolio sono bassi”.
Trump ha poi sottolineato che, nonostante le difficoltà evidenti, il leader del Cremlino sarebbe ancora interessato a un dialogo costruttivo. “Ho un ottimo rapporto con Putin e penso che troveremo un accordo”, ha detto il tycoon, che punta a rilanciare il proprio ruolo da mediatore. “Credo che Putin sia stanco di tutta questa faccenda, non sta andando bene e vuole tornare a farlo”.
Secondo l’ex presidente, Mosca starebbe già pagando un prezzo significativo sul piano economico e d’immagine, e il momento per una svolta potrebbe essere vicino: “È tempo di parlare chiaro, siamo al punto cruciale e vedremo cosa accadrà”.
In merito ai recenti colloqui internazionali, Trump ha affermato che, sebbene Putin non abbia preso parte fisicamente, il suo coinvolgimento non è mai venuto meno. “Putin voleva questo incontro… penso che non stia facendo una bella figura, e vuole tornare a farla”.
Il messaggio, tra le righe, sembra essere quello di un ultimatum: la finestra per una trattativa pacifica potrebbe chiudersi, e la pressione su Mosca è destinata ad aumentare se non si farà un passo concreto verso la fine delle ostilità.