Vai al contenuto

Svizzera, due valanghe in poche ore: si temono vittime italiane sull’Alphubel

Pubblicato: 17/05/2025 19:14

Le montagne svizzere tornano a essere teatro di tragedie. A poche ore dalla valanga che ha travolto un gruppo di escursionisti sull’Eiger, nell’Oberland Bernese, un secondo, violento distacco si è verificato sull’Alphubel, nel Canton Vallese, in zona Täsch.

Anche questa volta l’allarme è scattato nel cuore delle Alpi, con i soccorsi impegnati in operazioni complesse in alta quota. Secondo quanto riferito dalla Farnesina, due italiani risulterebbero tra le possibili vittime dell’ultima valanga. Le autorità locali stanno cercando di confermare l’identità delle persone coinvolte.

Due morti e cinque feriti sull’Eiger

Il primo incidente si era consumato poche ore prima sull’Eiger, una delle cime più iconiche della regione, a quasi 4.000 metri di altitudine. Lì, un gruppo di alpinisti è stato sorpreso da una valanga mentre si trovava in escursione nei pressi delle località turistiche di Grindelwald, Lauterbrunnen e Wengen. L’operazione di salvataggio ha richiesto un dispiegamento massiccio di mezzi e uomini: elicotteri, cani da valanga e unità specializzate.

In un primo momento la polizia cantonale di Berna aveva annunciato che tutte le persone coinvolte erano state raggiunte e trasportate via in elicottero. Poi il bilancio si è aggravato: due persone sono decedute, una sul posto e una in ospedale, mentre altre cinque risultano ferite, alcune in condizioni gravi.

Ansia per i dispersi sull’Alphubel

Nel frattempo, lo scenario si è spostato sul versante sud delle Alpi. L’Alphubel, vetta del massiccio del Mischabel tra Saas-Fee e Zermatt, ha registrato un nuovo distacco di neve e ghiaccio che ha coinvolto un altro gruppo di persone. Non è ancora chiaro il numero complessivo degli escursionisti coinvolti. La polizia del Canton Vallese ha confermato l’apertura di un’inchiesta, mentre le ricerche sono in corso anche con l’aiuto delle autorità italiane.

In serata è giunta la comunicazione ufficiale della Farnesina: potrebbero esserci due cittadini italiani tra le persone travolte. Non si esclude che le condizioni meteorologiche, con l’innalzamento delle temperature e il vento forte, abbiano contribuito a destabilizzare i versanti innevati.

Un rischio crescente sulle Alpi

L’area tra Berna e il Vallese è tra le più amate dagli alpinisti di tutta Europa. Ma le condizioni instabili del manto nevoso, tipiche di questo periodo primaverile, rappresentano un rischio crescente. Le autorità locali invitano a massima prudenza, mentre sale l’attenzione sui cambiamenti climatici e sulle conseguenze per la sicurezza in alta quota.

Le prossime ore saranno decisive per comprendere l’entità della seconda tragedia. I soccorritori restano al lavoro, nella speranza di evitare un nuovo lutto.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 17/05/2025 22:59

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure