
Un pomeriggio drammatico si è consumato nelle acque della laguna veneziana, dove una donna è morta dopo essere caduta da un catamarano, finendo impigliata con una cima nell’elica del motore. L’incidente è avvenuto davanti all’isola di Sant’Elena, in un tratto particolarmente complicato da raggiungere per i mezzi di soccorso.
I vigili del fuoco, allertati da alcuni passanti che si sono accorti della presenza della giovane in acqua, sono arrivati rapidamente sul posto con due autopompe lagunari e un elicottero decollato da Tessera. A bordo, i sommozzatori del Reparto Volo. Uno di loro si è immerso immediatamente e ha liberato la donna nel giro di un minuto, tagliando la cima che la tratteneva sott’acqua.
I soccorsi e i tentativi di rianimazione
Nonostante la rapidità dell’intervento, le condizioni della donna sono apparse subito disperate. Il personale del Suem 118 ha praticato a lungo le manovre di rianimazione, ma ogni sforzo si è rivelato purtroppo inutile. La donna è deceduta pochi minuti dopo il recupero.
Secondo le prime ricostruzioni, ancora al vaglio degli investigatori, la vittima potrebbe essere rimasta agganciata a una cima per disattenzione. Una possibile onda avrebbe poi causato uno scossone, facendole perdere l’equilibrio e precipitare in acqua, dove sarebbe stata trascinata verso l’elica del catamarano, rimanendo incastrata e bloccata sott’acqua.
Indagini in corso sulla dinamica
Le squadre di soccorso, coordinate dal cielo dall’elicottero Drago 160, hanno dovuto affrontare grandi difficoltà operative a causa della conformazione complessa della zona. A supporto anche squadre a terra e in acqua, oltre alla Capitaneria di Porto, al Suem e alle forze dell’ordine, presenti per raccogliere testimonianze e verificare l’esatta dinamica dei fatti.
Nel tardo pomeriggio sono giunti sul posto anche i sommozzatori del nucleo speciale di Vicenza, che affiancheranno le autorità nelle verifiche tecniche sull’imbarcazione e nella ricostruzione dei minuti precedenti alla tragedia.