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Garlasco, l’avvocato di Sempio perde la pazienza: “Ma dopo 18 anni?!?”

Pubblicato: 19/05/2025 14:50

Domani alle 14 si apre una fase cruciale nelle nuove indagini sul caso Garlasco, con tre interrogatori fissati in contemporanea: saranno ascoltati Marco Poggi, fratello della vittima, il nuovo indagato Andrea Sempio e Alberto Stasi, già condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007. La scelta di farli comparire nello stesso momento mira a evitare fughe di notizie e contaminazioni tra le versioni, come è stato sottolineato durante la puntata di Mattino 5 di lunedì 19 maggio.
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Nel programma condotto da Federica Panicucci, è intervenuto anche Massimo Lovati, avvocato di Sempio, che ha parlato della posizione del suo assistito, da poco formalmente indagato per omicidio in concorso. Sempio è un amico di Marco Poggi, e da tempo al centro di sospetti, già oggetto di un’archiviazione nel 2017. La riapertura delle indagini è avvenuta dopo l’emersione di nuovi elementi investigativi.

Tra le novità più discusse c’è il recupero di alcuni oggetti da un canale a Tromello, nella provincia di Pavia, che potrebbero avere compatibilità con l’arma del delitto, mai trovata nei primi anni d’indagine. Le ricerche si basano su dichiarazioni recenti di un testimone, che avrebbe fornito indicazioni su dove cercare. La notizia ha riacceso l’interesse mediatico sul caso.

L’avvocato Lovati ha espresso forti perplessità sull’iniziativa degli inquirenti: “È una casualità, anche perché dopo 18 anni è una ricerca che quantomeno mi fa sorridere”, ha dichiarato. Secondo il legale, la pista dell’arma recuperata nel canale non sarebbe credibile e, anzi, potrebbe risultare fuorviante. “Non sta né in cielo né in terra”, ha aggiunto in diretta.

A precisa domanda della conduttrice, che ha fatto notare come le ricerche si basino su nuovi riscontri testimoniali, il difensore ha replicato invitando alla cautela: “Dobbiamo essere più seri, come si fa ad andare a cercare l’arma del delitto dopo 18 anni?”. Lovati ha poi affermato che molte delle notizie circolate in questi giorni “sono fughe di notizie” di cui non conosce l’attendibilità.

Gli sviluppi di domani saranno centrali per capire se i nuovi elementi emersi possano davvero riaprire il caso o rafforzare la condanna già emessa nei confronti di Stasi. L’interrogatorio in parallelo dei tre protagonisti mira a verificare la coerenza delle versioni, mentre l’indagine resta aperta anche a eventuali altri soggetti presenti sulla scena del delitto.

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Ultimo Aggiornamento: 19/05/2025 16:24

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