
Il cantiere si estende lungo una strada stretta. Il traffico scorre più in basso, lontano dai rumori degli operai. Intorno si vedono pali della luce, barriere arancioni e sacchi di materiale da scaricare. La giornata è cominciata presto. I mezzi pesanti entrano uno alla volta. Gli uomini lavorano in silenzio, ognuno al suo compito. Il terreno non è perfettamente stabile, la zona presenta alcuni tratti in pendenza.
Leggi anche: Anna, morta a 17 anni il primo giorno di lavoro: spunta un video sui suoi ultimi istanti
Un camion si ferma a bordo strada. Uno degli operai scende dalla cabina, si dirige verso il retro. Indossa il giubbotto da cantiere, guanti da lavoro e scarpe antinfortunistiche. Un collega osserva da qualche metro di distanza. In quel momento qualcosa cambia. Il rumore del motore si spegne. Poi un sussulto. Le ruote iniziano a muoversi.
Leggi anche: Neonato morto nella culla termica della chiesa, cosa succede al parroco
La discesa è lieve ma costante. Il camion prende velocità. L’uomo prova a intervenire. Un gesto istintivo. Una corsa disperata. Le urla attirano l’attenzione degli altri presenti. Il mezzo si schianta contro un palo. Lì, tra la portiera e il metallo, si consuma una nuova tragedia.
Muore operaio a Vernio, schiacciato da un camion in movimento
Un operaio di 56 anni ha perso la vita in un incidente sul lavoro a Vernio, nel pratese. Il fatto è avvenuto in via del Bisenzio, durante alcune operazioni di scarico materiale. L’uomo, cittadino italiano di origine albanese, lavorava per una ditta impegnata in interventi su ponti ferroviari.
Il camion, parcheggiato su una strada in pendenza, avrebbe iniziato a muoversi. Il 56enne avrebbe tentato di fermarlo ma sarebbe finito schiacciato tra la portiera e un palo della luce. Il personale del 118, i vigili del fuoco e la polizia municipale sono intervenuti immediatamente. I sanitari non hanno potuto fare nulla.
Aperta indagine per omicidio colposo
La Procura di Prato ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento senza indagati. Presenti sul posto il procuratore capo Luca Tescaroli e il sostituto Laura Canovai. Gli inquirenti ascolteranno i testimoni, tra cui una collega della vittima. Tecnici del Dipartimento di prevenzione verificheranno eventuali violazioni delle norme sulla sicurezza.
La zona e il camion sono stati posti sotto sequestro. Il corpo dell’uomo è stato recuperato dai servizi funebri della Misericordia, dopo l’autorizzazione del magistrato. Il Presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo ha commentato: “Ogni morte sul lavoro è una ferita inaccettabile per la nostra comunità”.